RICERCA E INNOVAZIONE NEL NOME DELLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE SONO UNA REALTÀ A TROMSØ DOVE LE TRADIZIONI VANNO INCONTRO AL FUTURO
a caccia dell’aurora boreale, principalmente. Ma l’esperienza del cielo infiammato di blu, poi sfumato di cenere, e infine nero in un modo che non mi è mai sembrato così definitivo, è talmente potente da essere già un incredibile viaggio in una terra di frontiera tra il reale e l’irreale. Le luci di Tromsø svelano e nascondono i contorni delle montagne che si stagliano sul mare, i perimetri delle case, le aquile in volo che si riflettono sull’acqua argentea. La porta dell’Artico, nell’estremo nord della Norvegia, è la meta per cercare le Northern Lights e restare senza respiro quando le onde verdi e blu danzano sopra la testa in un fenomeno naturale che insegue la leggenda: le particelle in collisione cariche di elettricità entrano nell’atmosfera e generano uno spettacolo che ha dato vita a storie immaginifiche, che l’occhio umano può solo provare a indovinare. Quando metto piede sulle strade bianche di Tromsø so già che mi aspettano la città universitaria, il centro sull’isola di Tromsøya, gli addobbi di Natale a Storgata, la ruota panoramica sul mare – montata proprio quest’anno – che si fregia del titolo di quella più a nord in assoluto, come quasi tutto da queste parti. Non mi aspetto però di riuscire a sentire in maniera così immediata lo spirito di una città che