Uomini e Donne Magazine

L’incontro con Ennio

La vita di Gemma

GRANDI AMORI, FORTI LEGAMI, ESPERIENZE INDIMENTICABILI: VI RACCONTIAMO LA VITA DI GEMMA DAL PRIMO GIORNO

Questa settimana desidero entrare nel vivo del programma, condividendo le mie prime conoscenze del parterre maschile: il primo nome che mi viene in mente è sicuramente Giancarlo, l’ingegnere di Catanzaro già nominato in precedenza, di cui ricordo come fosse ieri la telefonata che era solito farmi mentre passeggiava sul lungomare, immaginandomi al suo fianco, mano nella disturbate dalle risatine del pubblico e da quelle fragorose di Tina, iniziavo a sentire le mani di qualcuno che mi accarezzavano con delicatezza e dopo mi sbucò davanti una rosa rossa, segnale che potevo girarmi. Mariolino, dietro di me in canottiera, molto convinto ed esaltato per quello che stava facendo. Io, al contrario, gelida e impassibile anche se, ripensandoci, è stato un gesto che mi è rimasto impresso nella memoria ancora oggi. Quello fu anche l’inizio della mia frequentazione “telefonica” con Mariolino, senza incontri di persona degni di nota. In tutta questa situazione Giancarlo era rimasto in disparte, ma il suo orgoglio ferito nel vedermi con qualcuno che non riteneva adatto per me, il suo dispiacere nel vedermi partecipare a situazioni per lui imbarazzanti, lo scossero a tal punto che decise di gettare la spugna. A me rimase comunque l’amara sensazione di aver deluso e disilluso una persona tanto interessata a me. Ed ecco venire in aiuto uno dei proverbi rivelatisi più saggi nel corso della mia vita: fra i due litiganti, il terzo gode. Vi chiederete: chi era il terzo? Un uomo che, più che un semplice partecipante, divenne un personaggio di un medico dentista di Udine passato alla storia per avere una personalità così forte da aver zittito persino Tina, dicendo «Lei taccia!». Oltre a questo carattere, nel suo curriculum c’erano cinque lauree, due studi medici e anche una casa a Ibiza, dove gli piaceva trascorrere il suo tempo libero. Nella vita privata quel signore di bassa statura, apparentemente anonimo ma molto sicuro di sé, non era da meno: due matrimoni e quattro figli. Pugliese di origine, era così affezionato alla sua terra di Oria, sulla collina del Salento, che si fece spedire cento alberelli di ulivo da piantare in un terreno di sua proprietà vicino a Udine. Come se non bastasse, aveva assunto un giardiniere che si dedicasse solo alla loro crescita e alla loro cura, nonostante le difficoltà climatiche diverse e, se qualche pianta moriva per i motivi più disparati, lui la rimpiazzava subito facendosene spedire un’altra, perché non poteva rinunciare ai suoi cento ulivi! All’inizio, Ennio si propose come corteggiatore della mia amica Loredana, affascinato dai suoi occhi azzurri come il mare e dal suo temperamento napoletano, peperino e garbato insieme. Andavano molto d’accordo: lui un mago nell’arte del corteggiamento e Loredana, un po’ più sulle sue, sorprese tutti quando, di fronte a un invito di Ennio a trascorrere qualche giorno a Ibiza, rispose che sarebbe andata volentieri a una condizione: che io fossi partita con loro. Maria condivise questa strana proposta, sostenendo la richiesta di Loredana, in quanto si sarebbe sentita più a suo agio in compagnia di un’amica e non da sola con un uomo che conosceva ancora così poco. Ennio, però, non accettò questa condizione: supportato anche da Tina che, quando venne a sapere che l’amica ero io, mi rivolse qualsiasi tipo di improperio, dandomi la colpa di aver rovinato tutto e di essere sempre in mezzo come il prezzemolo. Io, però, non ne sapevo nulla e ne ero venuta a conoscenza in studio, insieme a tutti, senza nessuna anticipazione o confidenza da parte di Loredana. Ed ecco che disagio, imbarazzo e gelo avvolsero tutto lo studio.

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