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https://bit.ly/Gatti_Ermitage_1
Questo articolo è stato scritto prima dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ma abbiamo preferito lasciarlo per raccontarvi una bellissima storia, nella speranza di poter tornare presto a visitare questo magnifico luogo e i suoi inquilini con baffi e code
L’Ermitage di San Pietroburgo è uno scrigno di tesori che evoca i fasti di un impero L’Ermitage passato e, attraverso opere d’inestimabile valore, racconta con dovizia la storia dell’arte mondiale. Ogni grande museo ha i suoi segreti e l’Ermitage non fa eccezione, celando un aspetto meno conosciuto e davvero inconsueto nei suoi labirintici sotterranei. Parte di questi è, infatti, la dimora comoda e ben attrezzata di un piccolo esercito di gatti, a buon diritto divenuti membri dello staff di uno dei più celebri musei del mondo.
DECRETO IMPERIALE ANTI-TOPI
La storia inizia da lontano, addirittura in cui si ordinava di trovare nella città di Kazan gli esemplari più belli e più grossi, abili nel cacciare i topi. E se qualcuno avesse avuto in casa simili gatti sterilizzati avrebbe dovuto comunicarlo al più presto alla cancelleria. Perché cercare i felini proprio nella lontana città alla confluenza del Volga? Perché là era nata la leggenda del fedele gatto che nel 1552 aveva salvato il Khan durante l’assedio da parte di Ivan il Terribile, svegliandolo di notte e permettendogli, così, di fuggire.
