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A suscitare grande stupore riguardo l’opera di Olaus Magnus furono le descrizioni dei grandi esseri marini raffigurati con enormi fauci con cui inghiottivano le navi.
N on si tratta solo di leggende e ipotesi folli quando si parla di mostri marini, ma anche della presenza di esseri degli abissi realmente esistenti come quelli immortalati da un pescatore dell’Artico o delle recenti scoperte di alcuni esemplari di calamaro gigante, la creatura che ha popolato per secoli le fantasie e alimentato le paure dei marinai di tutto il mondo.
ANTICHE LEGGENDE
Storie su mostruose creature del mare circolano sin dai tempi più remoti attraverso i miti e i racconti tramandati nei secoli. L’immaginario collettivo si accrebbe di ulteriori “conferme” quando, nel 1555, il geografo svedese Olaus Magnus pubblicò un’opera monumentale sugli usi e le credenze degli Scandinavi e vi riportò anche storie e illustrazioni di mostri che si credeva popolassero le acque abissali. A suscitare grande stupore furono le descrizioni dei grandi esseri come balene, orche, giganteschi serpenti marini lunghi centinaia di metri