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ALIENI ACQuATICI: Tra mito e realtà
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ALIENI ACQuATICI: Tra mito e realtà
E-book170 pagine1 ora

ALIENI ACQuATICI: Tra mito e realtà

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In questo curioso ed entusiasmate libro esporremo fonti e testimonianze che raccontano di sirene, anfibioidi ed “alieni acquatici”. Una razza marina aliena che si troverebbe, forse da sempre, nella nostra Terra, più precisamente vivrebbero in alcune zone dei nostri mari e oceani. Vivrebbero, per cosi dire, vicino a noi. Infatti, sono numerose le testimonianze di coloro che affermano di aver visto degli “umanoidi acquatici”. Indagheremo ampiamente sul "popolo delle sirene" e degli anfibioidi in genere. Una profonda ricerca sull'origine di questo popolo di sirenidi e di altri esseri analoghi descritti variatamente in luoghi e tempi diversi. Attraverso resoconti, leggende e cronache di fatti ritenuti reali; inizieremo un viaggio che ci porterà lontano nel tempo, alle radici della nostra civiltà e terminerà ai nostri giorni. Infatti secondo alcuni ricercatori, il Governo Americano attraverso la NOAA sarebbe a conoscenza di queste creature e addirittura starebbe inscenando un cover-up per nascondere il fatto di essere addirittura, in possesso del corpo di una sirena. Prova di questo fatto, sarebbe il famoso suono oceanico chiamato “bloop” registrato in fondo all’Oceano Pacifico proprio dal’Agenzia federale statunitense (NOAA), National Oceanic and Atmospheric Administration, alla fine degli anni ’90. Per cui non solo, tradizioni antiche, racconti mitologici e fantastici ma anche nuove interpretazioni che dalla realtà sembrano sconfinare nella fantasia, dove rimane difficile stabilire il vero dal falso, ma sicuramente un mondo poco conosciuto che si innesca anche con le teorie degli antichi astronauti e il mondo “alieno” che, come ben sappiamo, da sempre interagisce con le vicende umane.
LinguaItaliano
Data di uscita13 ago 2021
ISBN9791220835480
ALIENI ACQuATICI: Tra mito e realtà

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    ALIENI ACQuATICI - Lucio Tarzariol

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     Alieni acquatici

    tra mito e realtà

    a cura di Lucio Tarzariol

     SINOSSI

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      In questo curioso ed entusiasmate libro esporremo fonti e testimonianze che raccontano di sirene, anfibioidi ed alieni acquatici. Una razza marina aliena che si troverebbe, forse da sempre, nella nostra Terra, più precisamente vivrebbero in alcune zone dei nostri mari e oceani. Vivrebbero, per cosi dire, vicino a noi. Infatti, sono numerose le testimonianze di coloro che affermano di aver visto degli umanoidi acquatici. Indagheremo ampiamente sul popolo delle sirene e degli anfibioidi in genere. Una profonda ricerca sull'origine di questo popolo di sirenidi e di altri esseri analoghi descritti variatamente in luoghi e tempi diversi. Attraverso resoconti, leggende e cronache di fatti ritenuti reali; inizieremo un viaggio che ci porterà lontano nel tempo, alle radici della nostra civiltà e terminerà ai nostri giorni. Infatti secondo alcuni ricercatori, il Governo Americano attraverso la NOAA sarebbe a conoscenza di queste creature e addirittura starebbe inscenando un cover-up per nascondere il fatto di essere addirittura, in possesso del corpo di una sirena. Prova di questo fatto, sarebbe il famoso suono oceanico chiamato bloop registrato in fondo all’Oceano Pacifico proprio dal’Agenzia federale statunitense (NOAA), National Oceanic and Atmospheric Administration, alla fine degli anni ’90. Per cui non solo, tradizioni antiche, racconti mitologici e fantastici ma anche nuove interpretazioni che dalla realtà sembrano sconfinare nella fantasia, dove rimane difficile stabilire il vero dal falso, ma sicuramente un mondo poco conosciuto che si innesca anche con le teorie degli antichi astronauti e il mondo alieno che, come ben sappiamo, da sempre interagisce con le vicende umane.

    Alieni acquatici

    154240454_3852804664767844_1092441573158616072_n

      Fonti e testimonianze raccontano di esseri alieni, umanoidi acquatici. Sarebbero, per l’appunto, una specie marina aliena che si troverebbe nella nostra Terra, più precisamente vivrebbe in alcune zone dei nostri oceani. Vivrebbero, per cosi dire, vicino a noi. Infatti, sarebbero numerose anche le testimonianze di coloro che affermano di aver visto degli umanoidi acquatici. Secondo i teorici della cospirazione, il Governo Americano (nella fattispecie proprio del NOAA) sarebbe a conoscenza di queste creature e addirittura starebbe inscenando un clamoroso cover-up (che giustificherebbe anche il comunicato del NOAA) per nascondere il fatto di essere in possesso del corpo di una sirena. Prova di questo fatto, sarebbe il famoso suono oceanico chiamato bloop registrato in fondo all’Oceano Pacifico dal NOAA alla fine degli anni ’90. 

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    Fu nell’estate del 1997 che il NOAA, con l’ausilio di un idrofono equatoriale, registrò più volte questo suono misterioso proveniente dagli abissi profondi dell’Oceano Pacifico. Il suono aumentava rapidamente in frequenza per circa un minuto, ed era di ampiezza sufficiente per essere ascoltato dai sensori ad una distanza di oltre 5.000 chilometri. L’origine del suono, chiamato The Bloop  è di origine sconosciuta. Secondo alcuni, questo suono potrebbe essere la prova dell’esistenza di una specie sottomarina sconosciuta. Qualche settimana dopo, ci fu un altro spiaggiamento di massa in Sud Africa. Anche in quella zona i ricercatori registrarono suoni simili sui propri dispositivi. Robertson e il suo team si recarono sul posto per investigare e sulla spiaggia furono trovati i resti di una creatura sconosciuta all’interno dello stomaco di un enorme squalo bianco. Mentre esaminavano lo squalo, i ricercatori notarono una sorta di pugnale infilzato nel lato della bocca dello squalo. Ovviamente si chiesero come avesse fatto ad arrivare li quel pugnale? Una volta tirate fuori tutte le parti dallo stomaco dello squalo, cominciarono a studiare attentamente i resti per capire di cosa di trattasse. All’interno trovarono la testa della creatura, una mano quasi completa e un lungo osso. Inoltre, i ricercatori trovarono anche uno strano strumento con un buco. In un primo momento non compresero cosa fosse, ma poi si ricordarono del pugnale nella bocca dello squalo, Infatti, l’oggetto sembrava essere un perfetto astuccio per il coltello ricavato, probabilmente da una spina dorsale di qualche grosso pesce. Ma chi aveva potuto produrre un oggetto simile? Alcuni dei ricercatori si convinsero di trovarsi di fronte ad una sorta di ominide acquatico intelligente, una sirena! Ora avevano senso tutte le misteriose lance e coltelli trovati nei corpi di numerosi pesce nell’oceano. Qualche giorno dopo, mentre il team stava per tornare negli Stati Uniti, i militari americani confiscarono i resti della creatura e i risultati della ricerca. Pare che il governo stesse studiano il fenomeno da molto tempo e che avesse utilizzato Robertson e la sua squadra per ottenere le informazioni che cercava. L’unica cosa che lasciarono fu la registrazione del famoso bloop. Quindi viene da chiedersi chi sono questi esseri? E da quanto vivono sul nostro pianeta? Mi ricordo un articolo che riportava la notizia che alla fine del XIX secolo un paleobotanico inglese, un certo Clement Reid, che cominciò a studiare i resti pescati nel mare del Nord, nel 1931, riporto alla luce con le reti dei pescatori un pezzo di torba in cui era intrappolato un arpione di osso intagliato della lunghezza di 21,6 cm. Un’arma realizzata dalla mano dell’uomo che l’analisi del C-14 ha datato nell’11.740 a.C., un’epoca ancor più antica del favoloso complesso di Göbekli Tepe…. un bel mistero!

    Del resto è ovvio pensare all’esistenza di culture ormai dimenticate esistite all’origine dei tempi ed è ovvio pensare  che le culture che conosciamo partano da più matrici antiche quando gli Dei del cielo, o se volete gli alieni, scesero a ibridare una creatura primitiva creando l’uomo e così potrebbero pure aver creato anche altre creature. Ad esempio la tradizione eleusina ci racconta che nel 69120 a.C. il titano Prometeo prese una parte di Notte, ovvero lo spirito dell’intelligenza, una parte di Terra e una di Acqua, ovvero la materia e modellò l’Uomo a immagine sua e dei suoi fratelli; Atlante gli soffiò il suo alito in bocca e lo animò dandogli la vita; Menezio lo cinse di muscoli per dargli la forza di stare in piedi. Quest’ultimo quindi lo alzò, gli mise una lancia di frassino in mano e lo chiamò Taàhiv, cioè Uomo. Similmente Epimeteo creò la sua paredra e la chiamò Pandora (= tutta doni). [RT] Ricercatori più o meno noti, dietro a questa tradizione, appare come sempre l’evidenza scientifica della creazione dell’Homo Sapiens.

    Si racconta che poi alcuni cambiamenti segnarono una caduta nel 34560 a.C., così che da questa data al 23040 a.C. appare il Primo Impero di Atlantide. Poi tra il 23040 e il 19175 a.C. le razze non umane dell’impero si unirono nella Lega dei Mondi. Questi presero gradualmente importanza e gli attriti con i Phykkesh-Tau divennero progressivamente più aspri. Nel 19175 a.C. questi attriti sfociarono nella Grande Guerra Cosmica, un immane conflitto di ottomila battaglie e 173 anni. La goccia che fece traboccare il vaso fu però un inganno: la regina dei titani, Taea, consegnò al nemico il suo consorte Uan (Urano), permettendo al Consiglio dei suoi avversari di decretarne la morte. Gli altri Titani, pensando che i legati avessero catturato e giustiziato il re, gridarono vendetta e chiamarono a gran voce suo figlio Full (Hyperion) affinché li guidasse in battaglia. Caduto però

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