Di ELENA CERAVOLO
56. L’ESTATE (FRESCA) E IL MARE.
I borghi antichi, le spiagge “wild” e le scogliere. Le magie dell’acqua cristallina che lambisce parchi archeologici. Il respiro del mare, da migliaia di anni, arriva come un’eco dai fondali, dove si adagiano relitti e resti di città sommerse. All’alba soprattutto, quando nel silenzio il sole emerge dall’orizzonte e apre una strada di diamanti sul blu.
Inizia con una promessa scintillante la giornata nei borghi della Costa degli Aranci, che dall’alto dominano la “marina” abbracciando il litorale più struggente della Calabria ionica. Settanta chilometri, da Squillace a Stalettì fino alla
