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Alla scoperta del Salento: Guida alla Terra dei due mari con indirizzi ecosostenibili
Alla scoperta del Salento: Guida alla Terra dei due mari con indirizzi ecosostenibili
Alla scoperta del Salento: Guida alla Terra dei due mari con indirizzi ecosostenibili
E-book78 pagine41 minuti

Alla scoperta del Salento: Guida alla Terra dei due mari con indirizzi ecosostenibili

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Info su questo ebook

Una guida per chi ama viaggiare in modo sostenibile. In questo volume raccontiamo il Salento dal punto di vista della sostenibilità, attraverso la sua arte, la sua storia, le sue tradizioni.

Qui la natura regala paesaggi e frutti meravigliosi che abitanti, imprese e associazioni lavorano per mantenere in un equilibrio armonioso, prendendosene cura, coltivandone le diversità, salvaguardandone la cultura locale.

Lungo gli itinerari sono indicati nomi e indirizzi di chi ospita, protegge e produce per un turismo che permette a tutti di conoscere, conservare e trasmettere le particolarità di questa fortunata terra alle generazioni presenti e future, con rispetto e amore verso l'ambiente.
LinguaItaliano
Data di uscita10 ago 2022
ISBN9791221423013
Alla scoperta del Salento: Guida alla Terra dei due mari con indirizzi ecosostenibili

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    Anteprima del libro

    Alla scoperta del Salento - Saverio Paffumi

    Il territorio

    Il Salento è una regione letteralmente in braccio alla natura, che qui si sposava con coltivazioni ormai secolari (pensiamo soltanto agli innumerevoli patriarchi fra gli ulivi) e con le ordinate schiere dei vigneti. Purtroppo, la Xylella fastidiosa ha lasciato in eredità parecchi scheletri di alberi olivicoli, ma molti imprenditori stanno impiantando nuove cultivar al loro posto.

    La cucina nata povera risulta oggi incredibilmente ghiotta e salutare, grazie all’impronta mediterranea. Ciceri e tria (pasta e ceci), Cecamariti (piatto a base di cime di rapa, piselli e pane secco o frise sbriciolate) le tagliatelle ritorte al pomodoro, formaggio ricotta e basilico che qui si chiamano sagne ‘ncannulate, e le orecchiette alle cime di rapa sono alcuni dei primi che incontrerete spesso.

    Fra i secondi più tipici del Salento i turcinieddhri, involtini con interiora di agnello e insaporiti con erbe, e l’agnello arrosto con le patate. E naturalmente il pesce, freschissimo quando non addirittura servito crudo (ben prima che arrivasse la moda dei ristoranti giapponesi). La puccia è un pane arricchito con le olive e in alcune versioni anche con pomodori cipolle e salame mescolato all’impasto dopo la lievitazione. Altro pane tipico, di formato più grande, è la pitilla di Specchia.

    Numerosi, inoltre, i formaggi e i salumi che si meritano l’attenzione dei buongustai, dai pecorini alle ricotte, al sanguinaccio di Lecce. Il vincotto del Salento è un condimento che può essere paragonato a una riduzione di aceto balsamico molto aromatica.

    Ideale per spezzare la fame del tardo mattino è il Rustico leccese, disco di sfoglia salata con ripieno di besciamella, mozzarella, pomodoro. Gustose anche le Pittule, sfere di pastella fritta con olive, cipolle, pomodorini o cime di rapa, ma questi ingredienti sono facoltativi.

    Nella riserva di Torre Guaceto Slow Food ha avviato il recupero del pomodoro fiaschetto: dolce e succoso fa parte della storia gastronomica locale, era infatti la base per la passata che tutte le famiglie preparavano per l’inverno.

    Nella marineria di Porto Cesareo opera una flotta di piccola pesca artigianale: triglie, lappane, polpi, San Pietro e gamberi sono tra le specie più caratteristiche di questi fondali e ingredienti indispensabili per la quatara, tipica zuppa di pesce della stessa località marina.

    La pesca tradizionale delle secche di Ugento comprende invece il tratto di costa tra Torre Pali e Torre Mozza, ed è praticata storicamente con tecniche rispettose del mare e dei cicli biologici. Il pescato varia secondo le stagioni, naturalmente.

    Fra i dolci ricordiamo la zeppola salentina e il pasticciotto. Dei vini parliamo ripetutamente nell’itinerario. L’olio extravergine di oliva del Salento si fregia della DOP Terra d’Otranto, ottenuta dalle varietà Cellina di Nardò e Ogliarola per almeno il 60%.

    Come arrivare

    In aereo: l’aeroporto del Salento è quello di Brindisi, a circa 50 Km da Lecce.

    In treno: i collegamenti più veloci consentono di raggiungere Lecce in poco meno di 6 ore da Roma e meno di 9 ore da Milano, consultate il sito di

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