LA STORIA INEDITA SCRITTA IN ESCLUSIVA PER VOI
Non appena posano piede nella piazza di Puente Viejo, senza scambiarsi nemmeno una parola, Severo e Carmelo si fermano simultane-amente. Si cercano con lo sguardo, e questo è abbastanza. Non hanno bisogno di parlare per sapere che entrambi hanno provato lo stesso: un terremoto con epicentro nei loro cuori tanto forte che sembra quasi che la terra abbia davvero tremato.
«Va tutto bene?» chiede Irene, allarmata dal brusco arresto e dalla gravità dei loro gesti. Severo ha bisogno di un attimo per ricomporsi. Lei gli stringe una mano: vuole che avverta quanto lei comprende i suoi sentimenti nel trovarsi in un luogo che pensava ormai di essersi lasciato alle spalle. Alla fine, Severo supera la tempesta di emozioni che lo hanno lasciato senza parole.
«Negli ultimi anni non mi ero mai chiesto se sarei tornato a calpestare queste strade, a vedere queste case e a respirare quest’aria. È una sensazione… strana». Giusto dietro di loro, una voce familiare interrompe il silenzio scomodo che era sceso sul gruppo. «Cosa vedono i miei occhi!».
Il tono di voce è inconfondibile, nonostante il tempo trascorso. Si tratta di Dolores Mirañar, impicciona come sempre, che si avvicina al gruppo a braccia aperte per lanciarsi, prima di tutto, incontro al dottr Lucas Moliner.
«Che meraviglia vedervi, vicini! Posso ancora chiamarvi “vicini”, vero? Chi ha vissuto a Puente Viejo, anche dopo tanto tempo, rimane tale. Permettetemi di darvi il benvenuto nella vostra casa!».
Qualche ora dopo, i nuovi arrivati e i sopravvissuti si sono riuniti. Severo, Irene e Carmelo hanno spiegato cosa li abbia portati a Belmonte e, da lì, a Puente Viejo. Alfonso, Matias, Marcela, Hipolito e Dolores hanno potuto dire loro quanto contino sulla memoria di Carmelo per trovare le correnti sotterranee d’acqua necessarie