ÈL’ALBA E MI UNISCO A UN GRUPPO DI DONNE di Jambiani che si dirige verso il mare. Ognuna porta con sé un secchio pieno di corde e bastoni che utilizzerà per piantare alghe durante queste ore di bassa marea. Jambiani è un agglomerato di villaggi che si estende su sei chilometri di spiagge della costa sud-orientale di Unguja, la più grande delle isole dell’arcipelago.
Quando la banca mondiale suggerì a Zanzibar di puntare sul turismo per incrementare la ricchezza, la reazione dei locali fu sorprendente. Piuttosto che rischiare di vedere invasa la propria terra da masse di visitatori “mordi e fuggi”, preferirono puntare su una strategia alternativa: investire nella Blue economy.
Qui si rende necessario un approfondimento: per economia blu si intende un modello orientato alla creazione di un ecosistema sostenibile che punta a trasformare in risorse le materie prime meno valorizzate presenti nel territorio. Potremmo dire si tratti di un’evoluzione dell’economia verde, che allo stesso modo ha l’ambizioso obiettivo di valorizzare e salvaguardare l’ambiente. Il sistema di economia blu non prevede grandi investimenti economici ma piuttosto, grazie a un approccio innovativo, cerca di ottimizzare le risorse così da garantire un incremento dell’occupazione a impatto zero a vantaggio dei profitti e della tutela della natura. E la nuova risorsa per Zanzibar oggi è rappresentata dalle alghe che oltre ad