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Letteratura araba MEMORIALI DELL'ESILIO
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E-book82 pagine1 ora

Letteratura araba MEMORIALI DELL'ESILIO

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Info su questo ebook

libro autobiografico di un tunisino esiliato in Francia. tratta il tema dell'immigrazione, il conflitto di civiltà, il lavoro .

Tradotto da ZOGHLAMI TAREK.
LinguaItaliano
Data di uscita31 dic 2015
ISBN9788892535190
Letteratura araba MEMORIALI DELL'ESILIO

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    Anteprima del libro

    Letteratura araba MEMORIALI DELL'ESILIO - Bayram Ettounsi

    DELL’ESILIO

    MEMORIALI IN ESILIO

    Racconti

    Tradotti dall’arabo da

    Zoghlami Tarek

    Mail: tarektunis@hotmail.com

    Marsiglia

    Gli stranieri che visitano la Francia conoscono poco Marsiglia perché soggiornano con svogliatezza qualche ora o pochi giorni . E lo straniero che passa da questa città non ne ha una buona impressione. Secondo lui, è una costa piena di delinquenti e malvagi. Come tutte le coste e i porti, lo scopo dei suoi abitanti è di schiacciare tutti gli stranieri che passano da qui.

    Questo pregiudizio s’insinua nella mente degli immigrati perché quando si trovano in questa città, risiedono nello stesso quartiere presso gli alberghi vicino al mare, gli uffici di viaggi e i consolati degli stati, dove prosperano interpreti, cattivi mediatori e truffatori, un sacco di negozi commerciali e barbieri con il solo obiettivo di dare la caccia agli stranieri e svuotare le loro tasche.

    Il quartiere pericoloso, nominato vieux port , è occupato da qualche migliaia di prostitute provenienti dalle più basse classi sociali del mondo e ciascuna di loro ha uno o più protettori cattivi e criminali. Vedi branchi di marinai yemeniti proveniente da Aden, africani, armeni e greci pascolare vagabondando di giorno e ubriachi e chiassosi di notte.

    Questo è tutto su Marsiglia agli occhi dello straniero viaggiatore che non la conosce bene. Ma ci sono nove decimi della città, che sono conosciuti da pochi viaggiatori, innamorati della sua bellezza e della sua allegria. Fra questi viaggiatori c’è il beato scomparso Mahmud Rashed bik, l’autore del libro mashed el mamelek (le scene dei regni). Ha scritto su Marsiglia sulle pagine del giornale al-ahram (le piramidi) centotrenta articoli, quasi quanto il suo libro sui regni che ha visitato.

    Ho vissuto a Marsiglia cinque anni, ho scritto su questa città in maniera seria e scherzosa, e non mi sono stancato di farlo tutte volte che passava il suo ricordo nella mia mente, e penso che i lettori non si stanchino di quello che scrivo.

    Di questa città, apprezzi il suo sole splendente anche nelle stagioni delle piogge e dei temporali, e la sua brezza che anima il corpo di salute e benessere.

    Senti rafforzarsi le tue forze vitali e provi il desiderio di mangiare, bere e volere tutte le delizie della vita. Tutti i suoi abitanti hanno un corpo sano e robusto e sulle loro facce si notano sorrisi arroganti e smaglianti … I soldati marsigliesi erano la punta dell’esercito nella seconda guerra mondiale e i primi che si sono scontrati con l’esercito tedesco sul campo di battaglia. Invece le loro donne hanno erano molto belle, di una bellezza che non si trova nel resto della Francia, colpiscono per i loro corpi formosi e morbidi che suscitano a chi li guarda sentimenti profondi e smuovono gli animi pacati. Tale bellezza è maggiormente evidente nelle classi basse che nelle alte. Ecco che ti capita di vedere al mercato delle verdure una ragazza che vende pesce con il girovita avvolto da un straccio di iuta stretto con una corda spessa e ai piedi dei sabot di legno. Ma in mezzo a questa povertà brilla il suo viso che ti fa amare i suoi stracci , le corde , il tessitore dello straccio e delle corde , la puzza del pesce e il pescatore. Vedi una donna che vende la frutta seduta su una cassa di legno e dinanzi a lei le cassette di frutta e l’antica bilancia a mano. Malgrado la sua corporatura robusta e piena, si muove con sensualità ancheggiando, che ti attira e ti spinge verso di lei anche se non hai bisogno di comprare . La vedi che ti rifila frutta marcia, ruba sul peso e ti imbroglia con i soldi ma tu non hai nulla da dire, se non grazie. E il massimo della bellezza per eccellenza si vede tutti giorni intorno alle sei del pomeriggio fino alle otto, quando escono le commesse dai negozi, le impiegate di banche e delle società, allora vedi il sublime esempio della bellezza creata da Dio. La bellezza sobria non coperta di falsità e inganno, una bellezza naturale senza artificialità, né veli. E il più grande corridoio dove si esibiscono queste creature incantevoli è viale saint-Ferréol dove affluiscono lungo i suoi due lati, eserciti di gazzelle che vanno e vengono passeggiando o rimangono ferme scambiandosi baci di addio o rivolgendo lo sguardo verso fidanzati e amici. Le donne d’ogni regione hanno le proprie particolarità: cosi si riconoscono le normanne e le britanne dal viso sottile, dal naso fino e dai capelli biondi. Quelle di Lione, invece, hanno il girovita delicato e il passo slanciato; le abitanti delle alpi con il corpo snello e gli occhi ibridi di un colore vinaccio ubriacante .

    Invece la marsigliese, la natura l’ha donata di grandi fondoschiena che oscillano, si muovono, si agitano e si contorcono a destra e a sinistra in sincronia e si spostano eccitando con il loro gioco anche la persona più casta. Si muovono e stancano le anime alla loro ricerca. Come dicono i poeti arabi:

    Delle donne di Marsiglia quando si alzano, si manifestano due cose: la stanchezza e la pigrizia. Loro sono diverse da tutte le donne del mondo, con il loro pesante fondoschiena ne è un esempio.

    Qualsiasi donna marsigliese, a prescindere dal peso, dall’età e dall’origini o dalla classe sociale di appartenenza; ha questo tipico fondoschiena. Cosi se vedi una donna che non ha un sedere gigante, sai che è straniera a questa città.

    Se proprio vuoi perdere la testa, vai d’estate sulle spiagge di Catalan e Roccasablan. Lì le trovi nude che sembrano opere d’arte create da Dio. Vedi una sdraiata di pancia che gioca con la sabbia un’altra inchinata verso il figlio ad aggiustargli i vestiti, un’altra ancora risplende sulla superficie dell’acqua blu. Su queste spiagge tutte le persone sono uguali. A corpo nudo, non noti differenza tra ricchi e poveri, grandi e piccoli e tu sei

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