La cartilagine non possiede vasi sanguigni e riceve ossigeno e nutrienti dall’osso subcondrale e dal liquido sinoviale; poiché, però, il tessuto è più di quanto dovrebbe essere, la richiesta metabolica supera le capacità di apporto di sostanze utili e si instaura una forte infiammazione. A complicare il tutto è anche un problema di tipo e, dall’altra, il gradiente osmotico induce necrosi del tessuto, con conseguente distacco della cartilagine ipertrofica dall’osso subcondrale. Il frammento può insinuarsi nell’articolazione e comportarsi da corpo estraneo intra-articolare: l’animale manifesterà zoppia e proverà un dolore assai fastidioso. Talvolta, però, la porzione di cartilagine ipertrofica non si distacca completamente dall’osso subcondrale: ciò consente a un’esigua popolazione di condrociti (le cellule del tessuto cartilagineo) di sopravvivere e, anzi, la stessa va incontro a metaplasia, ovvero modifica le proprie caratteristiche metaboliche al fine di convertirsi in un altro tipo di cellule, nello specifico osteoblasti, che hanno la capacità di ossificare la cartilagine.
OSTEOCONDROSI e osteocondrite dissecante
Oct 23, 2022
2 minuti
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti