er più di cento anni ha contribuito in modo significativo alla creazione di quell’aura che appartiene esclusivamente alla moda parigina, di una Parigi capitale della moda, della rivoluzione e della modernità. Fondato nel 1921, era l’organo ufficiale della Chambre Syndicale de la couture parisienne. Il suo primo direttore, Dominique Gaffory come una “vera Parigina” mentre Carla Bruni era definita “la più italiana delle Parigine e la più Parigina delle italiane”. Nel 1990 una copertina riportava le parole “Paris lumière/Paris mystère, Paris mon coeur”, firmato da Yves Saint Laurent. La centralità di Parigi e della Francia viene enfatizzata negli articoli de per tutti gli anni Venti nel difficile periodo successivo alla prima Guerra Mondiale, quando nazionalismo, protezionismo e patriottismo emergono da articoli con titoli come “La moda al servizio della Francia”. Negli anni Cinquanta emerge un nuovo stile di fotografia notturna particolarmente glamorous in cui modelle in abiti haute couture posano di fronte a luoghi altamente riconoscibili come Place de la Concorde, Notre Dame e la Tour Eiffel. Alla fine degli anni Settanta e Ottanta, sotto l’influenza di Guy Bourdin e Helmut Newton, la fotografia di moda è sempre più eroticizzata e troviamo su immagini di donne ferme di notte sulla strada davanti all’arco di Trionfo, in Place Vendôme o ancora sui ponti che attraversano la Senna in una continuità di titoli e immagini Paris-centrici. Oggi la Parigina continua a esercitare una potente influenza sugli ideali globali di femminilità che si fanno via via più inclusivi comprendendo donne nere, arabe e asiatiche. La Parigina, dichiara ancora nel 2000: “è creativa, interpreta la moda con insolenza e leggerezza. Tutto il mondo ammira il suo chic leggendario. Il mito resiste perché la Parigina è diventata plurale, non c’è più solo un tipo di Parigina ma tante”.
FRENCH allure
Sep 27, 2022
2 minuti
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti