Avete presente la vecchia Niro? Una macchina senza dubbio razionale e concreta, che ha sempre fatto dell'efficienza la sua arma più affilata. Ecco, magari non è quel tipo di automobile che riconosceresti fra mille, davanti al supermercato. E neppure quella che, una volta parcheggiata, ti volti due o tre volte a guardare, prima di lasciarla da sola (per un'ora o una notte, non importa).
Ora, però, le cose prendono tutt'altra piega. E basta un'occhiata alla seconda generazione della crossover coreana (il codice di progetto è SG2) per averne contezza. Le linee pulite e poco audaci del modello precedente hanno lasciato spazio ad arditi giochi geometrici e gruppi ottici davvero originali, che donano alla carrozzeria una personalità finora sconosciuta. E ricca di spunti. Uno su tutti? Il montante posteriore, che nasconde un sottile passaggio per l'aria: guardando all'interno della fessura tra lunotto e gruppo ottico, si scopre che c'è luce.
IL PORTAFOGLIO RINGRAZIA
Una soluzione piuttosto inconsueta per una macchina