il Brunello
arlare in mezza paginetta di Brunello di Montalcino è un’impresa tanto inutile e folle quanto raccontare la Ferrari via sms, tanto questa denominazione nata nell’ 800 dall’iniziativa del farmacista di Montalcino Clemente Santi è ormai entrata nell’immaginario collettivo come sinonimo di lusso e qualità di vita italiana. Il territorio di produzione, che coincide con il Comune di”. Insomma il ritratto di un campione di eleganza, complessità e persistenza che deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno 2 anni in botti di rovere e di almeno 4 mesi in bottiglia, oltre a essere immesso al consumo solo a 5 anni dalla vendemmia. Costi finanziari che si riflettono nel costo medio della bottiglia che, difficilmente è inferiore ai 35/40 euro con picchi, a seconda dell’annata e del produttore, che possono superare abbondantemente il migliaio. Con cosa abbinare il Brunello, campione di complessità e struttura? Con cacciagione, selvaggina da pelo o da piuma, cucinata con salse o sughi ricchi, ma anche con una bella fiorentina o con un Pecorino toscano stagionato.