«Quei giorni Giovanni il Battezzatore venne a predicare nel deserto della Giudea. Egli diceva: “Cambiate vita, perché il regno di Dio è vicino!”. A lui si riferiva il profeta Isaia quando scriveva queste parole: “Una voce grida nel deserto, preparate la via per il Signore, spianate i suoi sentieri!”. Giovanni aveva un vestito fatto di peli di cammello e attorno ai fianchi portava una cintura di cuoio; mangiava cavallette e miele selvatico».
Se lo faceva Giovanni Battista, lo possiamo fare anche noi? Forse. La semplice vista di alcuni tipi di insetti, però, genera nella maggior parte delle persone un’istantanea sensazione di disgusto. La nostra naturale inclinazione al disgusto quando un insetto è vicino a noi potrebbe essere dettata dal fatto che il nostro cervello ci av-verte che potrebbe morderci, pungere, infettarci o addirittura avvelenarci a morte. Inoltre, considerando il fat- to che alcuni insetti si nutrono di sporcizia ed escrementi, al solo vederli il nostro cervello invia un