’espressione inglese fa d’istinto presupporre che questa attività sia qualcosa di ultramoderno, ma in realtà l’arte di raccogliere materie prime selvatiche direttamente nel loro ambiente naturale è antichissima, se non addirittura ancestrale. Il (letteralmente foraggiamento) è di fatto un ritorno alle origini della ricerca del cibo selvatico che Madre Natura ci mette a disposizione e che può diventare la base per la preparazione di piatti sani, gustosissimi e gourmet. Chi pratica batte solitamente i boschi, ma anche foreste, prati e campi, acque dei laghi, argini dei fiumi e lagune alla ricerca non solo di erbe ma anche di funghi, bacche, foglie, radici e cortecce, muschi e licheni, alghe e piante acquatiche e tanto altro, purché sia commestibile. Va sottolineato che il non è un’attività che deve essere in grado di riconoscere alla perfezione quali sono le materie prime selvatiche edibili spesso anche solo dalla forma e dall’odore. Il consiglio per chi si vuole avvicinare a questa nobilissima arte è quindi quello di studiare bene il territorio che si vuole iniziare a esplorare, la stagionalità delle possibili erbe spontanee, i vegetali che si trovano in quell’area e le loro caratteristiche, anche morfologiche, al fine di capire quali sono quelle adatte all’alimentazione umana (funghi e bacche non edibili, ad esempio, possono essere molto pericolose). Inoltre, le prime battute di andrebbero sempre fatte sotto supervisione di esperti in materia.
Andar per erbe
May 27, 2023
4 minuti
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