La Basilica di San Nicola di Bari è il cuore pulsante del luogo non solo perché si trova nella città vecchia, ma soprattutto per quello che rappresenta dal punto di vista religioso e come simbolo identitario di un’intera comunità. Questo imponente edificio, però, oltre alla sua indiscussa e austera bellezza architettonica, nasconde e custodisce alcune particolarità che lo rendono ancora più affascinante e per certi versi anche misterioso.
UN PO’ DI STORIA…
La fabbrica, in stile romanico, della basilica è iniziata tra il 1087, data della donazione di Ruggero Borsa all'arcivescovo Ursone della corte del catapano (governatore), e il 1197, periodo in cui ebbe altre importanti trasformazioni.
L’edificazione della basilica è strettamente legata alla vicenda di San Nicola, le cui ossa furono trafugate da sessantadue marinai baresi dalla città di Mira (in Licia), per giungere a Bari il 9 maggio 1087. Le reliquie vennero traslate provvisoriamente nel monastero di San Benedetto retto dall’abate Elia, il quale promosse subito l’edificazione di una nuova grande chiesa per ospitarle adeguatamente.
Fu scelta l’area che sino a pochi anni prima aveva ospitato il palazzo del bizantino, distrutto durante la ribellione per