a ragazzini la chiamavamo Maria Scopino. Una donnetta minuta e sempre con un carrellino della spesa da non capire mai chi portasse in giro chi. Era rimasta vedova molto giovane; le malelingue dicevano che fosse stata lei a uccidere suo marito, un campagnolo ubriacone che la picchiava tutti i giorni e che neanche i suoi due figli avrebbero pianto. Un giorno lui era tornato, forse più ubriaco del solito, e l’aveva raggiunta in bagno. Quel giorno qualcosa era scattato nella testa di Maria e avevadisperatamente con la prima cosa a portata di mano. Per anni, leggendo nella più classica delle situazioni in bagno, l’occhio mi era caduto, per curiosità o necessità, sullo scopino. Com’era quello usato da Maria? Corpo d’acciaio e setole animali o di plastica rigida a poco prezzo? Ancora non sapevo che nella mia mente Maria aveva fatto cambiare direzione a quell’oggetto facendolo diventare qualcosa di perturbante.
Il senso di GIORGIA per il perturbante
Oct 04, 2023
3 minuti
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