Come già avvenuto solo pochi giorni prima a Düsseldorf con il Caravan Salon, anche il nostrano Salone del Camper, in “onda” dal 9 al 17 settembre alla fiera di Parma come ormai da 14 edizioni, conferma un certo stato di salute del settore camper e dei relativi campi indotti. La prima vera edizione Covid free, dopo gli strani anni di distorsioni del mercato dovute appunto alla pandemia che aveva scatenato una insolita corsa al camper, ha bissato i valori degli anni scorsi, seppur con un 10% di visitatori in meno (superati i 100.000 contro gli oltre 110.000 dell’edizione 2022, come riportato dalle cifre ufficiali diffuse dalla fiera), ma con un numero superiore di espositori (circa 400) e un maggior numero di veicoli visitabili durante l’esposizione, anche con numerose anteprime dedicate al mercato italiano. Purtroppo qualche marchio mancava all’appello, ma la presenza dei produttori si è avvicinata alla maggioranza delle proposte del mercato, anche con allestitori e produttori minori specializzati in allestimenti personalizzati. In crescita anche le offerte turistiche che hanno esposto nell’area Percorsi e Mete, alcune associazioni di settore (In Camper con Gusto, per esempio) soprattutto molte delle regioni italiane presenti con stand e Paesi stranieri (Croazia e Slovenia). Sempre piuttosto nutrita l’esposizione di produttori di accessori e componenti al padiglione 2, che esa-miniamo nell’articolo a seguire per focalizzare meglio l’attenzione su questo importante comparto.
Da segnalare, come trend di aggregazione e per le statistiche di marketing, come questa edizione abbia coinvolto un maggior numero di famiglie con bambini, che hanno visitato la fiera con l’idea che l’acquisto di un veicolo ricreazionale corrisponda alle esigenze per trascorrere una vacanza libera, sicura e inclusiva. Un fatto che ha sorpreso non pochi operatori è stata la massiccia affluenza nel secondo weekend, storicamente più “fiacco” del primo d’apertura: probabilmente un segnale che il pubblico intervenuto sia formato da persone realmente interessate al camper/caravan e alle vacanze in libertà, piuttosto che di tanti semplici curiosi come era stato durante le insolite edizioni durante gli anni del Covid. Il caravanning è un fondamentale motore di ripartenza del turismo internazionale, come ha confermato anche la ricerca presentata al Salone del Camper dal MET, Master di Economia e Management del Turismo dell’Università Bocconi di Milano.
Da evidenziare l’impennata del noleggio dei van, sempre più richiesti anche per l’acquisto che, secondo i dati riportati dall’ufficio stampa della fiera, sono cresciuti del 143% rispetto al 2019 (dato considerato utile per la parametrazione). Il van e la vanlife rappresentano il simbolo dei viaggiatori di nuova generazione, soprattutto giovani, che percorrono l’Europa in lungo e largo fuori dagli itinerari più battuti. “Il camperismo – sostiene Gloria Oppici, brand manager del Salone del Camper - è la celebrazione di una vacanza rigenerante, sicura e senza restrizioni, che privilegia il turismo di prossimità, esperienziale e di valorizzazione dell’offerta enogastronomica e culturale
