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Libro delle cronache e dei prodigi UFO
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E-book339 pagine5 ore

Libro delle cronache e dei prodigi UFO

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Info su questo ebook

Dall'antico Egitto si riscontrano testimonianze di UFO e umanoidi. Antichi testi descrivono la tecnologia di macchine volanti grandi come città e che usavano come propellente, il mercurio! Ma gli antichi come si relazionavano ai loro ospiti extraterrestri? E quali vantaggi o sfavori si riscontravano durante e dopo tali apparizioni? Tito Livio, ci informa che questi oggetti quando sfrecciavano nei cieli spaventavano la popolazione che li interpretava come cattivi presagi da esorcizzare. La descrizione di UFO e la presenza di razze aliene che provocavano lo scoppio di epidemie, sono informazioni che coincidono con le moderne fonti ufficiose militari. Questo, e altri racconti straordinari offrono al lettore materiale utile a far di senno nell'avvincente questione ufologica.
 
LinguaItaliano
Data di uscita26 nov 2020
ISBN9791220228039
Libro delle cronache e dei prodigi UFO

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    Anteprima del libro

    Libro delle cronache e dei prodigi UFO - Valentin P. Elli

    Riferimenti

    INTRODUZIONE

    I continui ritrovamenti di raffigurazioni insolite hanno generato la clipeologi a. Si tratta di un settore dell'ufologia che trae il suo nome dai Clipei Ardentes , gli scudi infuocati descritti dallo storico latino Tito Livio nei suoi Annali. Questi oggetti sfrecciavano in cielo spaventando la popolazione, che li interpretava come cattivi presagi. La clipeologia è stata introdotta dallo svizzero Erich Von Daeniken ed è stata portata avanti da ricercatori quali Kolosimo, Charrouz, Drake, Kazantsaev, Telarico. Le finalità sono: dimostrare che creature extraterrestri visitarono la Terra agli albori della civiltà umana, forse modificando l'uomo preistorico, o la scimmia, per trasformarlo in un essere intelligente. L'ala più moderata del movimento si limita a sostenere che i dischi volanti sono comparsi anche nel passato, forse per studiare la nostra evoluzione. Una delle più antiche testimonianze a favore di queste tesi ci giunge dal lontano Oriente, per bocca di Von Daeniken. Ci sono migliaia di documenti che provano la presenza di UFO che apparivano nei cieli e soprattutto sui campi di battaglia. Le più grandi civiltà della terra hanno invocato la presenza dei visitatori che scendevano dal cielo navigando su barche, o scudi volanti (ovni) con precisi e antichissimi rituali officiati nei sotterranei segreti. Dall'antico Egitto ai greci, ai romani, ai cavalieri templari, dalle Indie alle Americhe in ogni zona del pianeta si riscontrano prove di contattismo alieno. Abbiamo testimonianze di antichissimi testi che descrivono la tecnologia di macchine volanti grandi come città e che usavano come propellente, il mercurio. La presente ricerca ha potuto svilupparsi declinando centinaia di pagine online che ci hanno portato a sviluppare una mappa della presenza aliena sulla nostra Terra attraverso la cronologia di documenti storici e moderni alcuni famosi, altri inediti che potranno condurre il lettore a fare distinguo tra i veicoli alieni, le loro motivazioni e la presenza delle razze aliene che sono state alternativamente accettate o rifiutate, demonizzate o considerate amichevoli, ma che in tutti i casi fanno parte dell’albero genealogico terrestre e delle vicende che hanno segnato le religioni, la scienza e la formazione della società umana, spesso in modo drammatico. Lo strano limbo dove è stata relegata la memoria storica di questi altri prodotti della biologia terrestre esportata o importata da spazi esterni e quindi meticciata con forme terrestri… lascia supporre che ci sia stato un blackout nel cervello che dura da più di duemila anni. Improvvisamente l’uomo si crederà di essere l’unico abitante dell’universo, l’unico ad avere il diritto divino di possedere la vita sulla superficie del pianeta Terra e di goderne a suo piacimento, fatta eccezione per il cattivo Lucifero che sta comunque relegato negli inferi.

    Il mondo alieno, i fratelli viaggiatori dei cieli vengono cancellati, ignorati dalle masse sempre più immerse nel materialismo e nel bigottismo. Il Piccolo Popolo degli elfi e delle fate tanto familiare nella società contadina pagana scompare inghiottito dal senso del ridicolo e dal pericolo di finire arrostiti sui roghi della nuova religione. Tuttavia, la dimenticanza che è stata obbligatoria per le masse vessate dalla violenza del potere, non lo è stata per le élite che quel contatto, lo hanno mantenuto segretamente come privilegio di casta in cambio di accordi e promesse la cui natura è facilmente intuibile. Permettere a chiunque di avere relazioni con altre intelligenze metterebbe fine al rigido controllo delle élite. I loro piani sarebbero scoperti, le informazioni dilagherebbero come un’onda di piena. Crollerebbe il culto alla personalità tanto caro al popolino, che riempie di denaro le tasche di chi sa sfruttarlo. Quando il cervello di massa ricorderà che il corpo fisico umano non è figlio unico di madre vedova, ma che esistono altre razze imparentate dalla stessa natura terrestre, allora assisteremo al cambiamento d’epoca, e forse alla fine di un’era tormentata dai soprusi all’insegna dello schiavismo. Non sarà facile rimuovere il comando che blocca la memoria del passato e relega il contattismo nei tunnel aperti del deep state. Il genere umano ha convissuto pacificamente con altre razze nate su questo pianeta o che si sono evolute colonizzando mondi extraterrestri? Lo scettico che non crede a miti e leggende, troverà risposta scritta nero su bianco nelle centinaia di cronache antiche in tutto il mondo civilizzato. L’avvistamento UFO dovrebbe tornare ad essere un evento accettato come valore aggiunto sdoganato dal monopolio degli interessi militari, anche se l’inserimento (?) di altre razze nell’attuale società umana porterebbe a cambiamenti radicali, difficilmente gestibili da chi vuole mantenere inalterato il dominio assoluto sulle risorse e sul futuro del mondo.

    O dobbiamo trasformare l'ufologia in un movimento politico rivoluzionario per rovesciare le vecchie istituzioni, o riconosciamo che dobbiamo parlare solo quando necessario, qualunque siano le nostre idee. Console Carlo Alberto Perego

    CLIPEOLOGIA

    UFO PREISTORICI

    Graffiti di Kimberly - Australia

    Durante il corso della storia umana sono stati innumerevoli gli avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Gli antichi cronisti e storici hanno spesso preso nota di questi eventi, lasciando ai posteri le descrizioni di veri e propri avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Clipeologia è una parola coniato nel 1959 dall’italiano Umberto Corazzi, deriva dal latino clypeus, disco, scudo dei legionari romani. Il termine, infatti, veniva usato anche per identificare gli avvistamenti di dischi di fuoco, clypeus ardentes, nell’antica Roma. La clipeologia chiamata anche paleo ufologia o paleo astronautica o archeologia spaziale, studia opere e reperti antichi di eventuali contatti di extraterrestri con la specie umana, durante epoche passate. La clipeologia tratta uno spazio di tempo che va dalla preistoria al 1947, anno del crash di Roswell che segna invece l'inizio dell'ufologia moderna. [1]

    Stupefacenti geroglifici si trovano in Australia, sulle rocce nella foresta del Parco Nazionale della Hunter Valley, cento chilometri a nord di Sydney. Secondo il ricercatore Paul White essi sono d’origine egizia e risalgono a 4500 anni fa. Si dice che i graffiti fossero scoperti nei primi anni del Novecento, ma rimasero nascosti al grande pubblico sino a che, negli anni Settanta, non li riscoprì un uomo che cercava il proprio cane disperso.

    Mummia egizia - Incisioni rupestri dell'Australia

    In un gran blocco d’arenaria c’è come una piccola ‘camera’ tra due pareti di pietra, distanti pochi metri, l’una di fronte all’altra, mentre una specie di soffitto copre l’estremità più stretta. Per raggiungerla occorre salire su una piccola frana rocciosa, nascosta dalla vegetazione. Sulle rocce sono incisi almeno duecentocinquanta geroglifici di tipo egizio, in parte corrosi dal tempo. Non somigliano ai graffiti d’animali fatti dagli aborigeni.

    All’estremità della grotta si vede l’antico dio egizio Anubis, il giudice dei morti. I disegni appaiono molto antichi, nello stile arcaico e poco conosciuto delle prime Dinastie. Gli egittologi sono abituati a leggere i geroglifici d’epoche più recenti, ma lo stile antico contiene forme primitive. Questo spiega i dubbi dei ricercatori, di fronte ad immagini bizzarre, che da molti sono tacciate d’essere volgari falsi. L’anziano egittologo Ray Johnson, che aveva tradotto testi molto antichi per il museo delle antichità del Cairo, sarebbe riuscito a tradurre le due pareti della grotta. Ne è emersa una saga tragica di antichi esploratori, naufragati in una terra sconosciuta, e la morte prematura del loro capo di stirpe regale, ‘il Signore Djes–eb’. Un gruppo di tre cartigli incorniciati registra il nome di Djedefre o Ra’Djedef, Re dell’Alto e Basso Nilo della IV Dinastia (2528–2520 a.C.), fratello di Khafra e figlio di Khufu. Ciò daterebbe la spedizione subito dopo il regno di Khufu, conosciuto in greco come Cheope, il Faraone della prima delle tre grandi piramidi. Djes–eb poteva essere uno dei figli del Faraone Ra’Djedef, che regnò per otto anni dopo Khufu. Se l’iscrizione fosse autentica, potrebbe risalire al 2500 a.C. e sarebbe stata scritta su ordine d’un capitano di nave o simile, poiché il glifo angolare sulla parete reca il titolo d’un alto ufficiale o d’un sacerdote. Lo scrivano parla a nome di Sua Altezza il Principe, da questo posto sventurato in cui siamo giunti con la nostra nave. Il capo della spedizione è il figlio del Faraone, ‘il Signore Djes–eb’, venuto a soffrire lontano da casa. I geroglifici parlano del viaggio e della sua tragica fine.

    Il dio egizio Anubis

    Siamo andati per colline e deserti, nel vento e sotto la pioggia, senza trovare laghi. È stato ucciso mentre trasportava alto il vessillo del Dio Falco in terra straniera, attraverso le montagne, il deserto e l’acqua. Egli, che è morto prima, qui è stato lasciato a riposare. Possa avere la vita eterna. Non si alzerà mai più in piedi presso le acque del Sacro Stagno di Mer, il cui nome significa ‘amore’. La seconda parete, più corrosa, descrive la tragedia. Comincia con il glifo d’un serpente, con un glifo delle mascelle (mordere) ed il simbolo di ‘due volte’.

    Il serpente ha morso due volte. I seguaci del signore Khufu, vigoroso Re del Basso Egitto, Signore dei due Regni, non ritorneranno tutti. Tutte le sponde dei fiumi e dei torrenti sono asciutte. La nostra imbarcazione è danneggiata e legata con la corda. Abbiamo dato il rosso d’uovo dalla cassa dei medicinali ed abbiamo pregato Amen, il Nascosto, dato che è stato colpito due volte. Abbiamo murato l’entrata laterale al rifugio con le pietre ed abbiamo allineato la camera ai cieli occidentali. Le tre porte dell’eternità sono state collegate all’estremità posteriore della tomba reale e sono state sigillate. Abbiamo disposto al suo lato un vaso, l’offerta santa, caso mai si svegliasse dalla tomba. È separato dalla casa il corpo reale e tutti gli altri. Qui è iscritta la storia straordinaria della morte e della sepoltura del Signore Djes–eb, uno dei figli del Faraone Ra’Djedef. Lo stato di consunzione dei graffiti sembra dimostrare una lunga esposizione al clima. Una piramide a terrazze, alta una trentina di metri, antica almeno 6000 anni, si trova alla periferia di Gympie, nel Queensland. Essa fu segnalata dal primo uomo bianco che raggiunse la zona, verso il 1850. Due statue di pietra che raffigurano scimmie e potrebbero avere 3000 anni sono state dissotterrate presso questa piramide nel 1966, e si pensa rappresentino il dio egiziano Thoth. La scimmia più grande, accovacciata, è fatta di conglomerato pietroso. La scimmia più piccola impugna la Tau o Croce di vita ed è rovinata dal tempo e dagli agenti atmosferici. Thoth era il dio della scrittura e della saggezza, rappresentato come una scimmia dagli Egizi sino a circa il 1000 a.C., poi si trasformò in una divinità dal corpo umano, con la testa di un Ibis, e registrava il giudizio delle anime nell’altro mondo.

    Una statuetta molto piccola di scimmia accovacciata è stata trovata da un operaio di Widgee Shire. Anche questa si crede che rappresenti Thoth. Un’antica Ankh o ‘Croce di vita’ egizia, di giada, è stata dissotterrata a Noosaville, sulla Sunshine Coast. A Toowoomba sono state trovate diciassette pietre di granito con iscrizioni fenicie. Un disco solare egiziano è stato scoperto nel 1950, intagliato in una scogliera. Presso Bowen sono stati trovati sulle rocce graffiti simili a geroglifici egiziani. Uno scarabeo intagliato in onice è stato scavato vicino al fiume Neapean, presso Penrith (New South Wales). A Penrith esiste una piramide a gradoni alta 50 piedi. Ad ovest delle Blue Mountains esiste un’altra piramide a gradoni, simile a quella di Gympie, fatta d’enormi blocchi di granito, alta una trentina di metri. Rex Gilroy identificò nel 1978 antichi simboli massonici egizi in una caverna, ad alcune miglia dal luogo dove era stata scoperta nel 1910 una moneta di Tolomeo IV. Presso il fiume Hawkesbury, disegni molto antichi degli aborigeni raffigurano sulla roccia dei visitatori sconosciuti, tra i quali si vedono tipi simili agli Egizi. Alla fine dell’Ottocento, nella zona centrale del NSW, gli aborigeni adoravano un essere celeste di nome Biame, giudice delle anime, con un ruolo simile al Thoth, della mitologia egizia. Le tribù del Kimberley adorano ancora oggi una dea madre, come facevano le tribù del distretto di Gympie, e come le antiche popolazioni del Medio Oriente. Alcuni gruppi delle tribù di Kimberley hanno le caratteristiche razziali del Medio Oriente e nella loro lingua vi sono molte parole egiziane antiche. Nel 1931 A.P. Elkin, professore d’antropologia all’università di Sydney, scoprì una tribù che non aveva mai incontrato un uomo bianco. Il professore rimase sbalordito quando gli anziani della tribù lo salutarono con antichi segni massonici segreti della mano. Fu colpito dalle caratteristiche somatiche dei nativi. Scoprì che gli aborigeni adoravano il sole, avevano i culti della Madre Terra e del Serpente dell’arcobaleno, e che diverse parole della loro lingua erano d’origine egiziana. Siamo nella zona della famosa arte rupestre dei Wandjina i quali, secondo la leggenda, provenivano in grandi navi dall’altro capo dell’Oceano Indiano. A Tjuringa, regione di Kimberley, c’è un simbolo solare identico a quello di Aton, la divinità adorata in Egitto verso il 1000 a.C. Gli adoratori di Aton raffiguravano il Sole con piccole mani che escono per abbracciare l’umanità. Nella terra di Arnhem e nello stretto di Torres si mummificavano i morti. Nel 1875 si trovò nell’isola di Darnley un cadavere mummificato. Il celebre medico Sir Raphael Cilento lo esaminò e stabilì che il metodo d’imbalsamazione era lo stesso impiegato in Egitto oltre 2900 anni fa. Nel 1931 l’antropologo Grafton Elliot-Smith esaminò dei resti mummificati in una caverna della Nuova Zelanda. Identificò il cranio come quello d’un Egiziano, antico almeno 2000 anni. Le sue carte scomparvero misteriosamente dalla biblioteca di scienze dell’Accademia australiana di Canberra. Nel 1964 sull’isola di New Hannover un ufficiale sanitario, Ray Sheridan, scoprì i resti di un antico tempio del Sole, di stile egiziano. Vide un idolo, rivolto al sole nascente, metà uomo e metà uccello, alto due metri, del peso di quattro tonnellate. Nei pressi, Ray Sheridan trovò la scultura d’una ruota. Le rovine gli ricordavano un antico tempio del Sole che aveva visto in Egitto durante la Seconda Guerra Mondiale. Ci sono prove significative che gli antichi fossero ben informati dell’esistenza della grande terra del sud. Secondo alcuni, l’Australia compare con il nome di Antoecie sul famoso mappamondo sferico di Crates di Mallos. Secondo il Cairo Times del 1982, gli archeologi che lavoravano a Fayum, vicino all’Oasi di Siwa, scoprirono resti fossili di canguri e d’altri marsupiali australiani. C’è anche l’inspiegabile corredo di boomerang scoperti da Carter nel 1922 nell’anticamera della tomba di Tutankhamon. Lunghi da 26 a 64 cm, essi erano di legno o di maiolica (faenza). [2]

    [1] Ufopedia.it/Clipeologia

    [2] ufopedia.it/Incisioni_rupestri

    60000 A.C. AUSTRALIA

    Graffiti nella grotta di Kimberly - Australia

    Gli aborigeni credono in esseri di luce provenienti dalle stelle. In una grotta aborigena australiana alcuni disegni raffigurano esseri celesti con antenne e raggi x. Gli stessi aborigeni erano molto avanzati in aerodinamica: il boomerang, ad esempio, è identico a un'ala di aereo moderno. Altre pitture rupestri trovate in Australia rivelano la presenza di esseri con scafandri, con tonache, con caschi che mostrano solo gli occhi, con guanti e scarpe nere. Queste sono solo alcune delle pitture rupestri presenti in una grotta nella regione di Kimberly, in Australia.

    Questa grotta è ritenuta sacra dalla tribù aborigena della zona, chiamata Unambal, che adora i Wandjina, ossia gli esseri ritratti in queste immagini. Le pitture scoperte sono delle figure di grandi dimensioni, misurano fino a sei metri, con facce bianche e senza bocca. Le loro teste sono circondate da semicerchi a forma di ferro di cavallo, che sembrano irradiare una specie di energia. Gli aborigeni sostengono che non furono fatte dai loro antenati, ma che furono realizzate dagli stessi esseri che li rappresentano che scesero dal cielo in tempi molto antichi, esseri che portarono la civiltà e la prosperità e, come per gli altri Dei nel resto del mondo antico, il loro simbolo era un serpente piumato . In questi dipinti appaiono anche figure di esseri che calzano dei sandali (quando gli aborigeni sono sempre andati a piedi nudi) e che variano il numero delle dita delle mani e dei piedi da 3 a 7. Di tutte le figure, se ne evidenzia una che rappresenta un uomo, vestito dalla testa ai piedi con una tunica di colore rosso , un doppio cerchio intorno alla testa di color rosa e oro, e sopra la fascia di colore rosa, una specie di iscrizione con sei lettere o numeri scritti in un alfabeto totalmente sconosciuto.

    Wandjina

    Kimberly è l’unico luogo al mondo dove sono rappresentati questi strani esseri. Secondo i ricercatori, si tratta di realizzazioni molto antiche, almeno quanto la cultura aborigena che li realizza, risalente a circa 60 mila fa. La tradizione degli Unambal vuole che i componenti della tribù ridipingano le immagini, al fine di garantire la continuità e non perderne il ricordo. Per questi uomini si tratta di qualcosa di molto importante e di luoghi di culto ritenuti sacri. Perciò, se questa popolazione di aborigeni australiani adora gli esseri che dipingono in queste grotte sacre, quindi i cosiddetti Wandjina, che assomigliano agli alieni grigi..

    Commento

    I grigi hanno occhi nerissimi molto allungati, mentre i Wandjina mostrano orbite rotonde oppure ovali. Diversa è anche la statura, i grigi sono piccoli, sembrano bambini, questi sono molto alti. Il volto è ovale, come i grigi hanno un cappuccio. [1] Il periodo di datazione non dovrebbe superare l’inizio della precessione degli equinozi. Gli strani esseri che sono la radice spirituale degli aborigeni australiani, appartengono quasi sicuramente alla razza chiamata dei Maitre. Queste informazioni sono riportate nei documenti russi ALIEN RACES RUSSIAN SECRET BOOK. La prima versione del libro risale nel periodo di Stalin e fu migliorata nel corso degli anni con le statistiche e le foto di persone, soprattutto di bambini rapiti. È stato prodotto come un manuale di istruzioni per l'agente governativo. Una copia è stata trovata per caso in Siberia, nel 1981, in Buriazia. Il libro è stato creato per gli agenti russi specializzati in materia, chiamati agenti SMERSH. L’autenticità del manoscritto rimane dubbia, ma i contenuti sono interessanti.

    La razza Maitre è una razza distinta di parassiti intenta a cogliere l'occasione per attaccare il pianeta. I parassiti sono normalmente di aspetto vermiforme come quelli raffigurati nei graffiti australiani. L’attacco al pianeta da parte di razze parassite può essere di tipo virale, chimico.

    Essi hanno una crescita telemetrica e il loro aspetto esteriore non è diverso dagli esseri umani è mimetico . La crescita telemetrica è come quella dei vermi che si allungano ad anelli. Alcune di queste razze avrebbero visitato la Terra per la prima volta nel periodo preistorico, quando il genere umano era troppo primitivo per far emergere nuovi aspetti della loro coscienza. Le razze parassite sono diverse e non sappiamo molto del loro aspetto ma i graffiti preistorici rivelano la loro natura. L’uomo primitivo più simile a un animale non sapeva far emergere nuovi affetti nella sua coscienza.

    È un fatto che la coscienza affettiva acquisita dall'uomo moderno come automatismo, non è connaturata alla natura umana primitiva, ma in qualche modo vi è stata innestata, o sviluppata da un’emozione base. L’emozione base potrebbe essere LA RICONOSCENZA. Il senso della fame, nei tempi primitivi era tutto il senso della vita stessa e il motivo dell’aggregazione in clan, successiva. La riconoscenza data ai Maitre per aver risposto all’istinto della sopravvivenza animale, ovvero il senso della fame, potrebbe rappresentare il primo sviluppo della coscienza affettiva che condurrà al senso sciamanico e religioso del vivere in funzione di esseri superiori. I maestri iniziatori, divinità, avatar mistici, ecc. sono presenti agli albori delle civiltà. Se i Maitre volevano entrare nel sistema vivente del pianeta parassitandolo, potevano farlo attraverso il cibo e l’aria. Pertanto, il primo tentativo di rapimento aveva lo scopo di testare e studiare l'Uomo come materiale di prova per verificare l'idoneità della popolazione del pianeta per una successiva colonizzazione e la conversione in schiavi del genere Umano. I Maitre testano l’idoneità di una specie, come gli agronomi selezionano specie vegetali per ibridare nuovi ceppi. L’esperimento della conversione in schiavi è avvenuto con successo. Queste razze che avrebbero colonizzato la terra e rapito degli Umani fin dalla preistoria, sono state ostacolate da altre razze aliene. I Maitre si confrontano con altre razze che hanno probabilmente gli stessi loro obbiettivi.

    [1] 1347 - Europa: durante l’epidemia di peste nera furono avvistati strani oggetti volare bel cielo irrorando nebbie nocive. Poco dopo il passaggio di questi oggetti sarebbe scoppiata l’epidemia in queste zone. Furono inoltre avvistati strani uomini armati di falce (mietitori) e vestiti di nero con cappuccio.

    INDIA

    Pittura rupestre di Madhya Pradesh

    La pittura rupestre rinvenuta in una grotta dello Stato di Madhya Pradesh, in India, sembra raffigurare, da sinistra, un essere con una tuta spaziale, a destra il classico UFO, ed al centro in alto, invece, un oggetto che alcuni definiscono un Wormhole, ossia un "cunicolo spazio temporale ". Un archeologo locale, Wassim Khan, che ha personalmente osservato la pittura in questione, ed anche altre sempre nelle stesse grotte, sostiene che gli oggetti e le creature in essi raffigurate sono del tutto anomale e completamente diverse da quelle disegnate in altri dipinti scoperti precedentemente e raffiguranti la vita antica nella zona. Egli ritiene che queste pitture rappresentino una sorta di contatto avvenuto tra esseri di altri pianeti e uomini della preistoria, incontro che avrebbe in qualche modo influito in modo fondamentale sullo sviluppo della civiltà umana.

    Commento

    Avremo modo di osservare soprattutto nelle cronache dell’antica Roma come spesso compare nelle loro cronache, un oggetto volante che definivano " tromba". A nostro parere l’oggetto nel graffito non è un Wormhole, ma lo stesso ufo che gli antichi romani vedevano simile una tromba. L’incontro di uomini preistorici con esseri d altri mondi potrebbe non aver giovato allo sviluppo del genere Umano. L’obbiettivo dei Maitre non era filantropico. Le grandi civiltà del passato sono tutte stranamente e inspiegabilmente implose. Forse qualcuno ha stabilito un limite all'evoluzione umana? E se l’uomo preistorico avesse dato riconoscenza proprio a chi voleva impedirne lo sviluppo naturale? L’obbiettivo non era quello dello schiavismo!? Quando si analizzano dati così lontani nel tempo, si dovrebbe tener conto che le razze aliene potrebbero non essere totalmente estranee l’una all'altra, ma appartenenti a diverse ibridazioni con la natura terrestre. Non si riesce a capire infatti come mai la guerra tra alieni non si sia ancora conclusa dopo 60.000 anni di combattimenti! La spiegazione potrebbe essere che le razze aliene sono tutte legate a questo pianeta pur avendo radici anche in altri mondi. Ne consegue che se una razza può vivere in altri mondi, non può avere la stessa percezione del tempo di una razza che vive solo su un pianeta

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