Melaverde

Uomini & cavalli

oco tempo fa con un amico ho affrontato l’argomento della domesticazione degli animali e in particolare del cavallo. Alla domanda: “Secondo te, dove, da chi e quando fu addomesticato il cavallo? la risposta fu “In America, dai pellerossa 200-300 anni fa”. Non andò così. I pellerossa non videro un cavallo fino all’arrivo dei conquistadores spagnoli nel 1500. La storia della domesticazione del cavallo iniziò 6.000 anni prima e avvenne nelle pianure del sud della Russia. Ma andiamo con ordine! L’America con i cavalli in qualche modo c’entra perché i fossili del primo equino, l’Eoippo () che viveva nei boschi, mangiava foglie ed era grande come un cagnolino, furono ritrovati proprio in Nord America. Questi fossili però non sono di cavallo ma di un suo antenato di 50 milioni, il primo appartenente a questo genere che appare due milioni e ottocento mila anni fa, , slanciato e leggero e poi , , , , . Tra Africa, Asia ed Europa tutti questi umani si sovrapposero con espansioni successive, stratificazioni e pacifiche convivenze. In questo minestrone di specie umane 200 mila anni fa, sempre in Africa, comparve . A quell’epoca eravamo uguali a tutti gli altri, forse un po’ meno pelosi e sicuramente con un cervello più grande ma poi accadde qualcosa che ci cambiò e ci rese quello che siamo oggi. 50 mila anni fa a causa della mutazione di un unico gene, acquisì un super potere: il linguaggio. Grazie alla parola una buona idea poteva essere condivisa tra tutti i membri di un gruppo. Con il linguaggio nacque la mente umana moderna e quell’Homo fu capace di immaginare il futuro, di sognare, di fantasticare un viaggio nell’aldilà, di interrogarsi sulla natura che lo circondava, di raccontare storie, di vedere la regolarità delle stagioni; grazie a questa capacità fummo in grado di cacciare come nessun altro predatore al mondo aveva mai fatto prima. piano piano eliminò la concorrenza di tutti le altre specie di uomini che scomparvero dalla faccia della terra ma non fece solo questo. Quando con le prime imbarcazioni dall’Indonesia raggiungemmo l’Australia in poco tempo facemmo estinguere marsupiali grandi come rinoceronti, canguri giganti e uccelli di 200 chili.

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