Per ogni lacrima che scende esprimi un desiderio

Di Matteo Pirro

Raccolta di poesie e pensieri sparsi del poeta urban Matteo Pirro, seguitissimo sui social.

So che l’amore che ho dato
non mi ha regalato amore
ma il talento di sopravvivere
alla sua assenza.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Giaconi Editore
• Data di uscita: 16 apr 2020
• ISBN: 9788835808855

Anteprima del libro

sogni.

Poesie

Quando si è soli, quando si resta soli non si comprende mai che non siamo mai soli del tutto.

Io quando sono solo, ad esempio scrivo.

Oppure mi capita di pensare, di riflettere, di ricordare.

A volte mi lascio anche trasportare dalla mia immaginazione,

dai miei sogni talmente tanto che è come se li stessi davvero vivendo.

Altre volte ascolto la musica.

Metto la riproduzione casuale e mi distendo a letto.

Lascio il tempo trascorrere.

E quel tempo lì, non è tempo sprecato.

È un bel tempo.

Vorrei sempre averne di così belli.

Stai lì con la musica, con i pensieri, coi sogni.

Le parole le ascolti e finiscono per guidarti.

Ti portano in posti bellissimi, ti fai viaggi lunghissimi.

Una volta sono andato anche in Alaska.

L’Alaska è bellissima.

Ti direi che mi manchi

ma poi fortuna il cuore

che mi dice tanto non le manchi.

Voglio bene al mio cuore.

Mi risparmia dagli infarti.

Sono sempre stato l’alleato sceso in guerra

per una guerra che non gli apparteneva.

Oggi ho soltanto bisogno di essere la guerra.

Di cadere per terra morto in trincea

ma morto felice per aver lottato

solo in ciò che credeva.

Dio quanto mi manchi.

Non lo dico io lo dicono le mie lacrime.

Stanno scendendo tutte

e stanno scendendo pure i tuoi occhi

i miei unici ricordi

ho sangue ovunque sono pieno di tagli

tu non piangere

è tutto okay

sto soltanto affilando i diamanti.

Quando non c’è nessuno

che mi abbraccia

mi faccio forza

e abbraccio i miei ricordi.

Devi fare qualcosa di straordinario

se poi vuoi essere ricordato.

La mia famiglia mi ha insegnato

che l’amore con il tempo si dimentica.

Ed è per questo che lo straordinario è che alla fine,

per troppo amore, non ho scelto il tuo viaggio.

E piuttosto che amarti mi sono odiato.

La vita invecchia le persone.

Il tempo non ha perdonato mai nessun cuore.

L’amore esiste ma solo ad una condizione.

Se ami davvero paghi coi sogni ogni dolore.

Ognuno ha il suo orologio.

Il mio ha gli ingranaggi rotti.

Ognuno ha la sua pelle.

E ci fa quel che vuole.

C’è chi se la gode

e chi se la distrugge.

C’è chi la dipinge

e chi la incide.

Qui nessuno mi capisce.

Io non mi sento bene.

Quant’è difficile sentirsi bene.

La mia storia non la racconto.

La raccontano i miei polsi.

La mia stupida idea.

Quella di amarti.

Il mio stupido viaggio

nelle tue labbra.

Un sogno nel cassetto.

Ogni anno.

Sempre lo stesso.

Quello di viziarti.

Tornerà l’estate.

Torneranno gli uccelli,

i cieli aperti, le nuvole bianche,

le scie degli aeroplani.

Torneranno i viaggi.

E gli amici con cui farli.

Torneranno le serate.

I bagni al mare sotto le stelle

nella notte di San Lorenzo

ad aspettarne una

a desiderarne altre cento.

Torneranno i bar all’aperto.

Le chiacchierate sotto gli ombrelloni.

Torneranno gli amori.

Quelli brevi ma intensi.

Torneranno le cotte.

E torneranno le botte.

Quelle di fumo, di alcool e di cuore.

Torneranno i gelati, i piedi tra l’acqua.

Torneranno i tramonti

quelli fatti da mille colori.

Torneranno tempi felici.

Quelli dove il giorno è la notte.

Quelli dove tutto è comunque da