Scopri questo podcast e tanto altro ancora

I podcast sono disponibili gratis, senza abbonamento. Offriamo anche e-book, audiolibri e tanto altro ancora a soli $11.99/mese.

La lampada Falkland di Bruno Munari per Danese ed Artemide | Design del prodotto industriale

La lampada Falkland di Bruno Munari per Danese ed Artemide | Design del prodotto industriale

DaDesigner Stefano Pasotti


La lampada Falkland di Bruno Munari per Danese ed Artemide | Design del prodotto industriale

DaDesigner Stefano Pasotti

valutazioni:
Lunghezza:
7 minuti
Pubblicato:
5 feb 2022
Formato:
Episodio podcast

Descrizione

Trovate il contenuto audio al seguente link
https://youtu.be/7xJmdJZC2jQ

Questo video non può che cominciare con una frase detta dallo stesso Bruno Munari, e cioè:
un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. Noi non facciamo lampade signore, vedrete che lo farete
Questo è l'esordio di uno dei prodotti più iconici, realizzati da Bruno Munai
E’ una lampada a sospensione disegnata da questo progettista nel 1964
E’ composta da una maglia elastica tubolare, prodotto di un calzificio, che prende forma grazie all'inserimento di alcuni anelli metallici di diverso diametro, posti tra loro a distanze prestabilite
Considerate che è stata talmente importante da meritarsi un posto all’interno del MoMA di NY nel dipartimento Architecture and Design
Se la cercate, è ancora in vendita da due produttori: l’azienda Danese Milano ed Artemide, con due varianti: Altezza: 85 cm, base inferiore: 40 cm
Altezza: 53 cm, base inferiore: 40 cm
Piccolo appunto, la richiesta del prodotto è arrivata da Danese, ed
il nome Falkland, è un omaggio all’isola omonima che vive prevalentemente di pesca
L’aspetto cmq è molto naturale e richiama le canne di bamboo
Ma come è nata questa lampada? Il Designer si è ispirato alla cultura giapponese, con la quale sentiva affinità. Fece diversi viaggi in quel territorio, rimanendo affascinato dalla cultura, e dallo stile
Caso vuole che l’azienda gli affidò il compito di realizzare una lampada, che doveva avere le seguenti caratteristiche: la buona qualità della luce, la funzionalità oltre che l’estetica e la componente decorativa.
Munari voleva realizzare una lampada da soggiorno di costo limitato, facile da montare, di grande volume quando era in uso e di piccolissimo volume quando era in magazzino. Una lampada, insomma, pratica, resistente e lavabile.
Considerate che di questo tipo ne esistevano poche all’epoca.
E considerate un altro fatto: il designer ha studiato ogni parte di questo oggetto, dall’utilizzo allo stoccaggio in magazzino.
Le poche che esistevano in commercio erano fatte di carta, e di conseguenza molto fragili.
Munari si concentrò dunque sulla ricerca di un materiale che non ingiallisse, che facesse passare la luce, che costasse poco. Si recò nelle industrie di maglieria dove si producevano tubi di maglia elastica, con l’intento di sperimentare le forme che ne potevano derivare dalla modifica della stessa e per studiare il comportamento della filanca affiancata ad una sorgente luminosa.
La forma che si genera è naturale e deriva dall’elasticità del materiale
La lampada, quando sospesa, raggiunge 1.60m di altezza, per poi compattarsi nella sua confezione alta pochi centimetri. Ciò è reso possibile proprio grazie all'utilizzo di un tubolare di calza da donna color bianco, lungo 150 cm e largo 15 cm. Il tubolare viene allargato da 7 cerchi metallici di diametri diversi, posti a distanze prestabilite. Il risultato è una forma allungata che ricorda i fusti del bambù.
Sono a distanze predisposte ed indipendenti l’una dall’altra perchè all’interno delle maglie, ci sono degli attacchi che permettono il bloccaggio.
Il tubo con gli anelli è poi appeso a un riflettore di alluminio, che riprende la forma delle curve e porta una sola lampadina. La luce, che filtra dal tubo elastico, grazie


---

Support this podcast: https://anchor.fm/stefano-pasotti/support
Pubblicato:
5 feb 2022
Formato:
Episodio podcast

Titoli di questa serie (75)

Become a Paid Subscriber: https://anchor.fm/stefano-pasotti/subscribe Ciao il mio nome è Stefano Pasotti e faccio il designer. Mi occupo di raccontare il mondo del design a 360 gradi, passando dai designer del passato alle aziende che hanno segnato la storia. Ma non solo. Vi accompagnerò in un viaggio per mostrarvi dall'inizio ad oggi come si è sviluppato il mondo del design. Buon ascolto Support this podcast: https://anchor.fm/stefano-pasotti/support