bau bauhaus haus 98 Marzo - Aprile 2019
weimar
È davvero questo l’anno dello Jubiläum del Bauhaus? Dalla primavera 1919 è passato un secolo, certo. Ed è a cento anni fa che la fondazione ufficiale dello Staatliches Bauhaus va riportata. La sua gestazione è stata però più lunga e sfumata. Lasciamo comunque i due “genitori” ad impolverarsi nei manuali: William Morris ed Henry van de Velde restino sullo sfondo, noi partiamo dalla cittadina della Turingia, sintonizzati sul mantra celebrativo.
Weimar vent’anni fa è stata Capitale Europea della Cultura, tira a lucido le tre coccarde Unesco dei suoi siti Patrimonio dell’Umanità e tiene la coppia in bronzo Goethe + Schiller a presidiare la piazza del teatro. Alle loro spalle c’è una placca che sfugge a molti:di Heike Hanada è un cubo di cinque piani ad un angolo di Weimarhallenpark. Fulcro dell’incastro che intreccia l’asse culturale della Repubblica, la zavorra del Gauforum e gli interventi “sovietici” della DDR dialoga con quei passati. Ribadendo però che “The Bauhaus comes from Weimar”, come il titolo dell’allestimento d’apertura sottolinea.
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