TRA IL DIRE E IL FARE
flotta del principale operatore mondiale di crociere turistiche emette da sola dieci volte la quantità di ossido di zolfo rilasciato dall'intero parco circolante europeo. Dalle grandi navi che hanno attraccato nei porti olandesi, nel 2019, sono sbarcate, assieme alle merci, quasi 20 milioni di tonnellate di CO , due in più rispetto a quelle emesse dall'intera flotta, ma questa volta di auto, dei Paesi Bassi. Dati, questi del centro di ricerca belga Transport & Environment, che portano a chiedersi come mai il sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra europeo (EU ETS) interessi oltre 11 mila impianti industriali e circa 600 operatori aerei, ma non quelli marittimi, peraltro responsabili di almeno il 3% dell'anidride carbonica globale. Un poco virtuoso apporto che, oltretutto, è in crescita. Invece che porsi domande, qualche costruttore il problema ha iniziato ad affrontarlo.
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