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I percorsi ciclabili dell'Adriatico: Dalla rete ciclabile europea al progetto VE.LE.
I percorsi ciclabili dell'Adriatico: Dalla rete ciclabile europea al progetto VE.LE.
I percorsi ciclabili dell'Adriatico: Dalla rete ciclabile europea al progetto VE.LE.
E-book94 pagine31 minuti

I percorsi ciclabili dell'Adriatico: Dalla rete ciclabile europea al progetto VE.LE.

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Info su questo ebook

Negli ultimi anni si parla, a livello europeo e locale, sempre di più di utilizzo della bicicletta, sia in ambito urbano che per fini turistici. L'Unione Europea, già nel 1999, evidenziava che, per uno sviluppo della mobilità ciclistica sono necessari reti ciclabili dove i viaggiatori in bicicletta possano pedalare in sicurezza e, in ambito europeo è la rete ciclabile Eurovelo, insieme di percorsi per ciclisti, sia per fini turistici che trasportistici, che collega le vari nazioni. In Italia la FIAB ha predisposto la rete Bicitalia, che implementa i percorsi Eurovelo ramificandoli in tutta la penisola.
Questo volume è la sintesi di parte di una ricerca condotta nell'ambito del Dottorato in Sociology of Regional and Local Development, presso l'Università di Teramo, all'interno del quale è stato ideato il progetto VE.LE. - Ciclovia Adriatica VEnezia LEcce – nato per promuovere la realizzazione del percorso ciclabile coincidente con il ramo n. 6 di Bicitalia, percorso che congiunge Santa Maria di Leuca con Ravenna, costeggiando il mare Adriatico, fino a ricollegarsi ai percorsi europei già esistenti e in corso di realizzazione. Un progetto che necessita non solo di infrastrutture ma di una rete di relazioni, di capitali sociali, di competenze e conoscenze, del coordinamento dei vari progetti che già sono in atto sull'itinerario e che, se non messi in relazione, sono destinati a perdere di efficacia. Una rete sociale prima ancora di una rete infrastrutturale, per promuovere quello che sarà, una volta completato, uno dei percorsi ciclabili più lunghi d'Europa.
LinguaItaliano
Data di uscita16 giu 2014
ISBN9788898969159
I percorsi ciclabili dell'Adriatico: Dalla rete ciclabile europea al progetto VE.LE.

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    Anteprima del libro

    I percorsi ciclabili dell'Adriatico - Raffaele di Marcello

    Strumenti per la transizione #08

    Collana diretta da Umberto Santucci

    I percorsi ciclabili dell’Adriatico

    Dalla rete ciclabile europea al progetto VE.LE.

    Raffaele Di Marcello

    L’edizione cartacea di questa pubblicazione

    è stampata presso gli stabilimenti Logo srl di Borgoricco (PD),

    i cui procedimenti tipografici sono interamente certificati dal Forest Stewardship Council®

    fsc.org

    ISBN: 9788898969159

    Indice

    Premessa

    1. La rete ciclabile europea EUROVELO e i percorsi BICITALIA

    2. VE.LE. per la ciclovia adriatica Venezia - Lecce… e oltre

    2.1.1 Veneto

    2.1.2 Emilia Romagna

    2.1.3 Marche

    2.1.4 Abruzzo

    2.1.5 Molise

    2.1.6 Puglia

    2.2. I progetti

    2.3 Inserimento nella rete Eurovelo

    2.4 Dai percorsi europei alle reti locali

    2.5 Sviluppo

    2.6 Soluzioni tecniche

    3. Conclusioni

    Bibliografia

    Premessa

    Fin dalla sua invenzione la bicicletta è stata considerata un ottimo mezzo per le attività turistiche. Durante il diciannovesimo secolo le biciclette, allora definite velocipedi, facevano la loro comparsa in Italia e, seppure l’iniziale utilizzo fu ispirato principalmente alle imprese agonistiche (con la nascita delle prime associazioni sportive come il Veloce Club Fiorentino e il Veloce Club Milano, nel 1870, e l’Unione Velocipedista Italiana, nel 1884) nel novembre del 1894 venne fondato a Milano il Touring Club Ciclistico Italiano, associazione il cui scopo era tutelare e diffondere l’utilizzo del velocipede tra gli italiani, che successivamente, nel 1900, sarebbe diventato il Touring Club Italiano¹ (Pivato, 2011).

    Figura 1 – Planimetrie e profili ciclistici editi dal Touring Club Ciclistico Italiano

    fonte:pubblicazione del Touring Club Ciclistico Italiano, n.3, 1898²

    Il principale sodalizio turistico italiano nasce, quindi, come associazione per lo sviluppo del turismo in bicicletta, promuovendo, fin dalla sua formazione, la realizzazione di percorsi ciclabili e la promozione di politiche per lo sviluppo dell’utilizzo delle due ruote a pedali.

    Dalla nascita del velocipede ai giorni nostri l’interesse per le potenzialità dell’uso della bicicletta a fini turistici, in ambito europeo, si sviluppa sempre di più e, nel 1999, la Commissione Europa, in una pubblicazione dal titolo "Città in bicicletta. Pedalando verso l’avvenire" (Commissione Europea, 1999) affermava, che:

    "…Il collegamento tra rete di itinerari quotidiani e rete di itinerari durante il tempo libero può inoltre avere ripercussioni economiche grazie al turismo. Nei Paesi Bassi si è calcolato che la rete di itinerari ciclabili su lunga distanza genera entrate di almeno 7 milioni di € all’anno.

    Calcoli di questo tipo spiegano come la Svizzera, il Regno Unito o la Spagna puntino sullo sviluppo di reti di itinerari turistici.

    Nel Regno Unito, la rete ciclabile nazionale (National Cycle Network), lunga più di 10 000 km

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