IL rigore DI UNA PRATICA artistica, LA SUA ROUTINE, LA concentrazione E l’impegno, SONO PIÙ VICINI all’anti-glamour DI RIGURGITI E pannolini SPORCHI CHE UNA qualunque FANTASIA sull’eccezionalità DEL DIVINO creativo.
L’Arte concettuale difficilmente controlla un pubblico di 200 milioni di persone. È un’immagine commovente, anche al di là della famosa performance del guardarsi negli occhio di Marina Abramović al Museo d’Arte Moderna di New York. Eppure nel 1987, il duo d’arte femminista Polvo de Gallina Negra (Polvere di Gallina Nera) aveva preso il controllo di un programma Tv in diretta per una performance sulle deprivazioni e le vuote lusinghe della maternità nel patriarcato. Le artiste del collettivo, Maris Bustamante e Mónica Mayer, utilizzarono la loro ospitata a “Nuestro Mundo”, un talk show popolare all’epoca, per espropriare il solito chiacchierio da salotto e trasformarlo in una performance live, un atto di sfrontatezza molto complessa. Sulla capigliatura laccata del presentatore Guillermo Ochoa avevano fatto scivolare un grembiule a fiori gialli, reso sporgente da una finta pancia di polistirolo, incoronandolo Madre por un día (Madre per un giorno), con una corona fatta di scovolini. Ochoa si era prestato a fingersi incinto, mentre le artiste gli offrivano diverse