L’attesa in frantumi

Di Lucietta Visciglia

Dalle sue poesie traspare un velo di malinconia, che sovviene al pensiero della decadenza dei valori e dei Modelli della società contemporanea. Le sue parole sembrano voler rivivere di un tempo intriso di umanità, di momenti, di vita essenziale. Vi è un sentimento eterno in ogni parola, una melodia senza tempo in ciascuna immagine pittorica evocata ed un significato profondo ed intimo nel ricordo che affiora nella contemplazione del momento e della natura, nella sua ciclicità. 
(Recensione critica in Ambasciatori d’Arte 1 vol. 2023, Spoleto Arte35, Edizione Art Factory - Direttore artistico Salvo Nugnes col contributo di Francesco Alberoni, Silvana Giacobini, Paolo Liguori, Vittorio Sgarbi, Maria Rita Parsi, Katia Ricciarelli, Antonio Zichichi, Giordano Bruno Guerri e altre figure prestigiose del mondo della cultura).

Lucietta Visciglia di Francavilla Marittima (CS), artista, docente di Lettere, psicopedagogista e scrittrice, ha coltivato l’arte sin dalla più tenera età, dolce compagna di vita, di crescita e di formazione. Ha partecipato a numerose rassegne d’arte nazionali ed estere. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti di grande valore artistico-culturale (www.gigarte/lucietta): nel 2002 il premio della Cultura per la poesia e la Panchina dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma e Alda Merini 2012 Ursini Edizioni, CZ. Ha fatto parte della Rete Nazionale dei Docenti gNe per la promozione e diffusione dell’Educazione allo sviluppo sostenibile attraverso azioni del progetto Giornalisti Nell’Erba della Direttrice Paola Bolaffio, Presidente de’ Il Refuso. Nella Rete Nazionale Docenti Book in Progress di Salvatore Giuliano, D.S. dell’I.I.S.S. Ettore Majorana di Brindisi, l’autrice nel 2015 ha contribuito alla realizzazione del testo di Storia Moderna e nel 2016 a quello di Storia Contemporanea, entrambi per la Scuola Secondaria di I grado. Nel 2020 ha pubblicato il saggio La Prof. Marta. La realtà educativa nell’era digitale Editrice Luigi Pellegrini, (CS), in cui ha sottolineato l’esigenza di un Nuovo Umanesimo con validi Modelli Educativi per la formazione delle nuove generazioni e tutelare, così, la bellezza, la cultura, la dignità dell’Essere-Persona e della vita stessa.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 9 ago 2023
• ISBN: 9788830688469

Anteprima del libro

Prefazione di Biagio Fichera

La visione delle opere pittoriche dell’autrice, in quanto critico di diverse sue mostre d’Arte, l’aver preso conoscenza dei contenuti del suo saggio La Prof. Marta - Il ruolo educativo nell’era digitale (Editore Luigi Pellegrini di CS), delle sue poesie e il successivo dialogo con lei mi hanno permesso di leggere la sua profonda anima. Il suo essere artista, scrittrice, docente di Lettere e psicopedagogista le ha consentito di esprimere non solo i suoi sentimenti e i suoi pensieri, ma di operare significative riflessioni critiche, naturalmente filtrate pedagogicamente, sulla condizione umana, sul suo livello di umanizzazione e di acquisire, pertanto, la visione del cambiamento.

In tante opere pittoriche Lucietta evidenzia il Vero, il Bello, il Buono, che hanno fatto intrecciare, fondere e con-fondere teorie artistiche e filosofiche, etiche e ampiamente esistenziali della Letteratura universale (F. Fusca), ma in molte altre, come per esempio nei dipinti La donna oggi o La libertà, la condizione femminile: la donna ancora vittima di una tradizione maschilista, calpestata nella sua Libertà e Dignità, due Diritti Naturali dell’Essere-Uomo-Persona sanciti dalla Costituzione. Si vive fra simili come corpo, ma non come formazione. I rapporti umani, così, sono dilaniati da relazioni conflittuali. L’uomo tende a strumentalizzare l’altro per i suoi scopi di natura psicologica e per un substrato culturale deprivato. C’è la donna che accetta la sottomissione e, pertanto, le maschere, c’è chi, come l’autrice, lotta pur di andare verso il cambiamento, consapevole di subire ulteriormente dalla falsa o ignara controcorrente, capace di arrivare a dilaniare e squarciare l’altro, quello che è nel GIUSTO, filtrato dalla cultura e dalle Scienze dell’Educazione.

Lucietta riesce a far parlare la natura: basta ammirare quell’agave che domina la scena, che esprime tutto un mondo, quello femminile, che parte dalla rassegnazione per far comprendere al mondo il suo valore, la sua importanza (Pier Emilio Acri). Spesso immerge figure femminili ignude in circostanze ora trasognate ora simbolicamente impegnate a dare messaggi, con tratti sfumati, ma di sicuro significato. Saperla psicopedagogista è l’ulteriore conferma al contenuto introspettivo del lavoro estetico della Visciglia, non c’è oleografia nei suoi dipinti, giacché