CI VUOLE UN FISICO BESTIALE
La questione è controversa: i piloti sono davvero degli atleti? Se ci si riferisce al passato, la risposta è in genere affermativa. Magari non ai tempi in cui le silhouette di campioni come "Ciccio" Ascari o "Cabezón" González a tutto facevano pensare tranne che a una forma fisica invidiabile, ma già quando le immagini mostravano le mani dei piloti coperte di piaghe dalle dure leve del cambio azionate per centinaia di volte in un Gran Premio come quello di Monaco, la percezione degli sforzi era netta.
Oggi, invece, le inquadrature da videogioco di piloti che sembrano passare il tempo a regolare manettini sul volante di "facili" monoposto, dotate di cambi a comando idraulico e servosterzo, tendono a minimizzare l'impegno fisico richiesto dalle Formula 1. Che, invece, è tanto. Non bastasse il volto spesso provato dei driver ripreso dalle telecamere alla
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