COSÌ FUNZIONA L'AIUTINO DI STATO
La nuova tornata di incentivi (a pagina 52 lo schema dell'iniziativa) è partita il 1° gennaio, anche se la piattaforma per la prenotazioni dei contributi è stata messa a disposizione comprese tra 61 e 135 g/km e il 31 dicembre per quelle fino a 60 g/km), ma i fondi, soprattutto nel primo caso, per il quale sono disponibili 250 milioni (sufficienti per appena 166 mila auto), finiranno molto prima. Quindi, chi ha intenzione di sfruttare questa opportunità è bene che si affretti (la disponibilità di risorse può essere seguita in tempo reale sul sito ). Come nella precedente occasione, il bonus statale va detratto dal prezzo chiavi in mano, mentre quello della concessionaria va scalato dall'imponibile. Ciò significa che, rispetto al prezzo finale con Iva, il contributo reale del dealer è più alto del 22% (per esempio, i 1.000 euro diventano 1.220 e così via). Come l'altra volta, però, non tutte le auto beneficiano dell'iniziativa: nella fascia 0-60 g/km possono ottenere l'incentivo solo quelle che hanno un prezzo di listino, compresi accessori, ma escluse Iva e Ipt, inferiore a 50 mila euro; nella fascia 61-135 g/km, invece, il limite si abbassa a 40 mila euro (sempre comprendendo gli accessori, ma non le due imposte). Per quanto riguarda la rottamazione (obbligatoria nella fascia 61-135 g/km), la vettura deve avere una classe di emissione inferiore a Euro 6, dev'essere stata immatricolata prima dell'1 gennaio 2011 e dev'essere intestata da almeno 12 mesi alla persona che s'intesterà la nuova auto o a un suo familiare convivente, risultante dallo stato di famiglia. Il venditore ha poi l'obbligo di avviarla alla demolizione entro 30 giorni dalla consegna di quella nuova.
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