CINQUE BALLATE di amore e morte
pomeriggi si sono fatti più brevi e la stanzetta è ormai immersa nella penombra. Le uniche luci sono quelle del piccolo impianto stereo compatto dove sta suonando una cassetta che gli hanno registrato. Abituato com’è a gruppi come Iron Maiden e Metallica, il ragazzino non comprende bene quello che sta ascoltando. Legge i titoli delle canzoni scritti a penna sul retro della custodia, ascolta il cantato basso e crepuscolare, ma il suo inglese non è così buono e dei testi acchiappa una parola su tre. la musica, qualcosa che lo cambierà dentro. Su quella cassetta c’era registrato di Nick Cave and The Bad Seeds e davanti a quel piccolo hi-ficompatto c’era il sottoscritto. Oggi, a distanza di venticinque anni, quel ragazzino è diventato un uomo e per una strana coincidenza di eventi è di nuovo in quella stanzetta. La penombra è la stessa e quell’album lo manda in play su Spotify per accompagnare la lettura dell’omonimo scritto e sceneggiato da Micol Beltramini (autrice di , , per dirne tre), e disegnato da Daniele Serra (noto per , e vincitore più volte del British Fantasy Award). La sensazione è la stessa: quella di trovarsi davanti a una narrazione potente, musicata su carta da immagini e parole studiate per emozionare, commuovere, ferire.
