Riconoscere la fine
Èfinita. Due parole terribili, per molte persone. Ma anche risolutive da un lato: il termine di qualcosa può avere numerosi volti, diversi e dai differenti gradi di investimento emotivo. Parliamo di relazioni, per esempio. La fine di un rapporto d’amore è molto dolorosa, sia quando negli ultimi tempi abbia assunto aspetti sgradevoli, sia che abbia mostrato di aver esaurito ogni sentimento e di essere rimasta solo un’amicizia. Ma porre un punto di chiusura, anche quando sarebbe il caso di farlo, non sembra apparire facile. Voltare pagina, aprire un nuovo capitolo della propria vita per molti può essere entusiasmante; ma per molti altri può essere fonte di un timore profondo, quasi paralizzante. Non è solo una questione di coraggio, ma prima di tutto di comprensione: spesso, infatti, non si capisce di essere di fronte al termine di un determinato momento della propria esistenza. Lo si sta vivendo, lo si sente, ma ancora la mente non lo ha accettato, compreso, intuito. Anche di fronte a segnali ben espliciti. Quindi non si tratta solo di affrontare un cambiamento, radicale o meno, ma di riconoscere la fine.
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