PER GLI INVESTITORI che hanno ottenuto enormi profitti durante il folle mercato rialzista della pandemia, tutto ciò che non è un titolo tecnologico ad alta crescita diventa trascurabile. Tesla è il futuro, come dirà qualsiasi azionista dell’azienda di Musk, quindi perché i cari vecchi beni di prima necessità o i titoli energetici dovrebbero meritare attenzione?
Ma ora quegli investitori potrebbero voler espandere i loro interessi. In questo momento, una serie di fattori economici potrebbe essere in procinto di favorire i titoli value, quelli considerati economici rispetto ai loro fondamentali. E la possibilità sempre più forte di un’inflazione più elevata nei prossimi due anni non farà altro che favorirli. “Riteniamo che le azioni value siano in vantaggio rispetto al mercato in generale e alle azioni growth”, afferma John Thorndike, co-responsabile dell’asset allocation presso il fondo Gmo. Un’osservazione valida da diversi punti di vista: “All’interno dei settori industriali, tra aree diverse, e per i titoli a grande o a piccola capitalizzazione”. E se l’inflazione elevata persiste, aggiunge Thorndike, le azioni ‘’ riceveranno una doppia spinta. Questo perché le industrie cicliche (che sono il baluardo dei titoli value) come quella finanziaria, energetica, dei materiali, degli immobili e dei prodotti di consumo, avranno un forte potere di determinazione dei prezzi in un momento in cui un’economia in crescita significa una forte domanda di beni