nche struccata, su Zoom, in un orario assurdo della mattina del suo giorno di pausa, Elle Fanning è davvero splendente, con l’ossatura delicata di una principessa Disney, ruolo che di fatto ha interpretato due volte (in “Maleficent” e “Maleficent II”).Parte del suo facile inserimento nel firmamento di Hollywood deriva dall’educazione ricevuta da una famiglia di atleti. E da sua sorella maggiore Dakota – anche lei una star bambina – con cui Elle ha iniziato a recitare interpretando la sua versione più giovane in “Mi chiamo Sam” e con cui ha di recente fondato una casa di produzione. «Forse è perché è cresciuta sui set cinematografici», dice lo sceneggiatore e premio Oscar Tony McNamara, nel cast di “The Great”, la storia in chiave fiction di Caterina la Grande di Russia visibile su Hulu. Una produzione per cui Fanning ha reindossato lo scorso novembre i panni della protagonista. Ha buon occhio e grande istinto, «fa sembrare tutto semplice, ma è un ruolo difficile per un’attrice», dice McNamara della parte che richiede digressioni comiche, scene d’amore osé e la gestione di diversi corpi senza testa. McNamara definisce: «sbalorditiva» la sua gamma interpretativa. «Non c’è nulla che credo non possa fare nella sua carriera, se decide di volerlo. È un pacchetto completo». Parte del piacere di interpretare una iconica leader donna, sebbene in parte romanzata, per Fanning deriva dal fatto
ELLE the GREAT
Dec 15, 2021
8 minuti
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