arrivato il momento di farsi una domanda: se è vero che nel 2020 le coupé hanno rappresentato soltanto – attenzione – lo 0,6% dell'immatricolato mondiale (377 mila unità, secondo i dati di Car industry analysis, un valore inferiore del 23% nei confronti dell'anno precedente) e che la somma di cabriolet e spider nello stesso arco temporale non è andata oltre i 280 mila pezzi (-22% rispetto al 2019), perché ancora oggi i costruttori continuano a produrle? Oppure, per girarla in altri termini: se nessuno le compra, queste benedette sportive, perché le Case – chiaro, in un contesto in cui le assenze e i dietrofront sono sempre più numerosi – fanno i salti mortali (accordi, intese, partnership) per tenerne una rappresentanza pur minima in gamma? La risposta è semplicissima: giovano al brand. Ce lo ha spiegato chiaramente Andrea Carlucci, vicepresidente prodotto e marketing di Toyota Europe in una recente intervista. E lo osserviamo, quotidianamente, su Instagram: non ci
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Feb 16, 2022
5 minuti
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