DIO IMPIEGÒ SEI GIORNI per creare terra, mare e cielo. Secondo una leggenda locale, invece, al diavolo bastarono sole ventiquattr’ore per modellare le Montagne Maledette. Un intero giorno passato a scavare profondi burroni con la coda appuntita e a scolpire guglie di roccia con gli artigli malvagi. E la maledizione sarebbe rimasta nei tempi: quei monti, infatti, avrebbero continuato a ospitare banditi, faide di sangue, valanghe e disgrazie pronte a colpire chiunque avesse avuto la sciocca idea di provare a visitarle.
Oggi le Montagne Maledette abbracciano i confini di tre nazioni: Montenegro, Kosovo e Albania. Mettendosi in cammino viene subito il sospetto che l’Onnipotente rimarrebbe impressionato dall’opera del suo rivale poiché, con diabolico inganno, è un luogo di radiosa, intensa bellezza.
LA SENSAZIONE È QUELLA DI UNA TERRA SEGRETA CHE È RIUSCITA A SFUGGIRE ALL’ATTENZIONE DEL MONDO ESTERNO
La mia escursione inizia nel villaggio di Vusanje, in Montenegro, vicino a un minareto in legno scolpito con mezzelune e petali. Ben presto mi ritrovo lontano dalle case attraverso prati di fiori selvatici dove il terreno stesso sembra muoversi con i battiti delle ali di migliaia di farfalle. Possenti montagne calcaree si sgretolano in campi di massi erosi dal vento e i camini crollati dai ripari di pietra dei