n esagono che dal basso lascia intravedere il cielo. Con sei travi che partono da un centro sostenuto da un pilastro a sezione esagonale. Quando gli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, nel 1959, concludono il progetto per il nuovo Centro dei Servizi Sociali affidatogli da Adriano Olivetti, gli spicchi che la struttura crea restano vuoti e i passanti si interrogano su quale sia la ragione per cui sono stati costruiti. Anzi, questa apertura espone lo spazio sottostante il portico, con l’ingresso all’edificio – che dovrebbe essere riparato e protetto – ai venti e alle intemperie. Solo con il tempo, quando le piante, che sono state messe a dimora in aiuole realizzate in corrispondenza delle aperture, crescono, chi passa da
Piante OLIVETTIANE
Apr 25, 2022
4 minuti
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