Gli ultimi anni 80 sono, per Michele De Lucchi, architetto e designer, quelli della consacrazione. Ottenuta anche sull'onda dell'attività svolta con il gruppo Memphis, il collettivo d'innovazione dell'industrial design nato nel 1980 sotto l'ala di Ettore Sottsass e capace via via d'integrare figure del calibro di Aldo Cibic, Alessandro Mendini e Andrea Branzi. Nell'89, De Lucchi viene insignito del prestigioso Compasso d'oro per Tolomeo, la sua lampada ancora oggi in produzione. Ma la fine degli anni 80 e i primi 90 sono anche il periodo in cui s'incrina il rapporto tra le città e l'auto: si prende coscienza del problema dell'inquinamento, al quale i pubblici amministratori reagiscono con le targhe alterne.
Architetto, come irruppe nella coscienza collettiva degli italiani l'attenzione per l'ambiente?
Nella mia memoria, l'idea dell'ecologia e della necessità di far nascere comportamenti più attenti alla sostenibilità ha radici lontane, che collocherei tra la fine degli anni 60 e i primi 70. Qualcuno aveva iniziato a scriverne, ma non se ne parlava ancora con