Fortune Italia

IL LUNGO ADDIO: MCDONALD’S E LA SCELTA DI LASCIARE LA RUSSIA

del mattino del 24 febbraio, e il presidente delle operazioni internazionali di Mc-Donald’s Ian Borden aveva appena inviato notizie urgenti al suo capo, il Ceo Chris Kempczinski, a Chicago. Vladimir Putin aveva annunciato l’invasione russa dell’Ucraina un’ora prima, e gli attacchi erano iniziati a Kiev, Kharkiv, Odessa e altrove. Borden aveva informato Kempczinski che i 107 ristoranti ucraini dell’azienda erano stati chiusi ed era stata istituita una hotline per i dipendenti. A Chicago erano le 10 di sera. Fino ad allora, Kempczinski, 53 anni, aveva osservato la situazione in Ucraina come tutti gli altri e dubitava che sarebbe arrivata alle ostilità. “Sembrava che non ci potesse essere alcun tipo di invasione”, ricorda. Dopo la notizia si era reso conto che “sì, il mondo era appena cambiato”. Nei successivi 81 giorni, Kempczinski avrebbe ponderato una decisione che si sarebbe riverberata attraverso la vita di milioni di persone. Non è stata una decisione sul business in Ucraina; anche se di vitale importanza, quella scelta – chiudere i ristoranti, prendersi cura dei dipendenti – è stata semplice. No, la vera domanda riguardava la Russia e se McDonald’s avrebbe dovuto abbandonare un mercato di 853 ristoranti. Un mercato redditizio che è anche un simbolo dell’ascesa dell’azienda nel novero dei brand più dominanti della storia. Kempczinski sapeva che qualunque fosse la sua decisione, le ripercussioni sarebbero state immense. Innanzitutto, sarebbero stati interessati i 62mila dipendenti dell’azienda in Russia; quasi tutti i ristoranti russi erano di proprietà dell’azienda, non in franchising, quindi la maggior parte di quei dipendenti lavorava direttamente per McDonald’s. La scelta avrebbe anche avuto un impatto sulle finanze del Gruppo. La Russia ha contribuito al 7% delle entrate lo scorso anno, una somma significativa in un periodo in cui le vendite continuavano a salire dal minimo registrato in pandemia. Più in generale, Kempczinski sapeva che la sua decisione avrebbe potuto rafforzare o danneggiare il marchio e la reputazione di McDonald’s. Altro fattore da tenere in considerazione: la società si stava riprendendo dallo scandalo

Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.

Altro da Fortune Italia

Fortune Italia4 min letti
Giochi Senza Frontiere
LA VERA SFIDA per la farmaceutica e le scienze della vita supera i confini nazionali. Per il settore, ormai, la concorrenza è globale. E se l’Italia vanta un importante primato nel Vecchio Continente - forte di 50 mld di euro di valore di produzione
Fortune Italia20 min letti
Le Scimmie Di Big Pharma
QUANDO, IN UNA MATTINA del novembre 2022, Masphal Kry fu portato in una stanza dell’aeroporto internazionale J.F.K. di New York per essere interrogato, non gli fu subito chiaro che avrebbe perso la sua coincidenza. Direttore della Fauna selvatica e d
Fortune Italia3 min letti
Ricariche Naturali
ALTRO CHE SEMPLICE proxy, In certe lande ‘far, far away’ c’erano una volta gli antenati dei retreat contemporanei: avevano connotazione spirituale, allure sovente misticheggiante e ci si andava per ritrovare un qualche sé senza interagire col contest

Correlati