er capire questa città, cresciuta sulle sponde del fiume Elba, è necessario conoscerne la storia. Che è un susseguirsi di continui risorgimenti dopo catastrofi terribili: colera, pestilenze, incendi, guerre, sommosse, inondazioni e chi più ne ha più ne metta. Sino alla più recente e più distruttiva, quel fire storm attentamente progettato da inglesi ed americani che sul finire della guerra, la seconda mondiale, non solo rase al suolo l’intero centro storico della città, ma fece in modo che l’altissima temperatura creasse vortici che succhiarono verso l’epicentro dell’incendio tutto ciò che era mobilizzabile dalle periferie, corpi umani compresi. Per ottenere questo “effetto atomica”, il 13 febbraio del ’45, più di 800 aerei inglesi volarono su Dresda, scaricandovi circa 1500 tonnellate di bombe esplosive e 1200 tonnellate di bombe incendiarie. Il giorno dopo la città fu attaccata dai B-17 americani che in quattro raid la colpirono con altre 1250 tonnellate di esplosivi e, per non lasciare nulla di intatto, nella mattinata del 15 febbraio ci fu l’ultima incursione di 200 bombardieri statunitensi che aggiunsero il loro carico distruttivo sulla
DRESDA. LA CITTÀ OGNI GIORNO PIÙ BELLA
Dec 09, 2022
6 minuti
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