All’interno del Golden Gate Park la colonna sonora della moderna San Francisco – il frenetico ticchettio dei laptop nei caffè gremiti di patiti della tecnologia, il traffico degli Uber nelle strade – sembra lontanissima. Un suono più primordiale si levasi ferma a fumare accanto a un murale dedicato al frontman dei Grateful Dead Jerry Garcia. Kaveh lavorava alla IBM finché un giorno ha deciso, come molte generazioni prima di lui, di lasciare il suo impiego e di comprare un biglietto di sola andata per San Francisco. “Sono stato attratto dal quartiere perché ha un che di stravagante”, dice. “La gente parla dell’energia particolare che hanno alcuni posti. Qui c’è qualcosa che mi ha attirato”.
