GUIDO CROSETTO CI ACCOGLIE nel suo studio di ministro della Difesa a Palazzo Baracchini, in via XX Settembre. L’intervista verte sui temi principali dell’agenda politica del Paese: dalla questione delle nomine alle competenze da valorizzare; dalla guerra in Ucraina alle sanzioni economiche alla Russia; dalla cattura del boss Matteo Messina Denaro all’inasprimento delle misure di contrasto alle mafie alla cyber-security. Il ministro è persona schietta, non si sottrae a nessuna delle domande.
Ministro, perché tante polemiche sulle nomine in queste settimane?
E lo chiede a me? A ogni cambio di governo ci sono alcune posizioni apicali nella pubblica amministrazione che possono essere cambiate. Tanto per capirci, nella Difesa su 300mila persone si parla di 4 o 5 posizioni. Lo spoils system è questo. C’è una legge che lo disciplina. Poi c’è chi mischia queste scelte alle nomine nelle partecipate, che sono tutt’altra cosa. In ogni caso l’approccio della premier Meloni è chiaro: cacciatori di teste, curriculum, esperienza. Così si