Oggi quei 14 metri percorsi dal razzo di Goddard possono sembrare una misura ridicola, ma quel lancio, durato un battito di ciglia, aprì di fatto l’era dell’astronautica.
IL 20 aprile del 2023 l’azienda spaziale del noto imprenditore Elon Musk ha lanciato verso le stelle il nuovissimo vettore Starship, il più grande e potente razzo spaziale mai costruito. È stato un momento epocale per la conquista dello spazio. Il gigantesco vettore è infatti un prototipo del razzo che, si spera, porterà l’uomo sulla Luna e su Marte entro pochi anni. Purtroppo però il viaggio di Starship è durato poco, dato che il razzo è esploso quattro minuti dopo la partenza, terminando la sua folle corsa in una nuvola di fuoco, fumo e detriti. Va considerato, però, che il lancio era solo un test di prova e che, proprio per questo, il vettore era destinato in ogni caso a non entrare in orbita. Reputare quello di Starship un fallimento è quindi un grave errore. La storia della conquista dello spazio è stata segnata da migliaia di tentativi falliti, razzi distrutti e missioni abortite e dunque ciò che è accaduto al razzo di SpaceX può essere considerato un fatto normale e prevedibile.
Del resto, l’esplorazione spaziale è una delle più grandi sfide che l’umanità abbia deciso di intraprendere nel corso della sua evoluzione. Raggiungere lo spazio e i suoi misteri è stata un’avventura complicata e non priva di rischi. E per darle vita è stato necessario prima di tutto riuscire