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Gravità Zero - Missione Spazio
Gravità Zero - Missione Spazio
Gravità Zero - Missione Spazio
E-book265 pagine2 ore

Gravità Zero - Missione Spazio

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Info su questo ebook

L'uomo, scrutando il cielo stellato, ha sempre cercato di indagarne i misteri: la distanza dei corpi celesti dalla Terra, la loro struttura, le loro caratteristiche astrofisiche, cosmologiche e chimiche, le loro risorse energetiche, il desiderio di scoprire eventuali forme di vita extraterrestre.

Considerando sia l'aspetto storico, sia quello scientifico, l'opera illustra gli avvenimenti più significativi della storia delle missioni spaziali, a partire dai primi Anni Cinquanta fino ai nostri giorni, e introduce le imprese più o meno prossime che l'umanità di prepara ad affrontare.

Sebbene ipotizzare il futuro delle esplorazioni spaziali sia compito arduo, una cosa appare certa: lo Spazio, come fonte di ricerca, di sviluppo scientifico e tecnologico, è e sarà una delle maggiori avventure del XXI secolo.

BIOGRAFIA AUTORE:

Valentino Bonato è nato a Torino, dove ha studiato e maturato le sue esperienze professionali nelle industrie aeronautiche e aerospaziali. Nella sua carriera si è occupato di progettazione aeronautica; ha ricoperto il ruolo di coordinatore di programmi internazionali per lo sviluppo e ricerca ESPRIT; in seguito ha ricoperto il ruolo di responsabile di programmi spaziali presso aziende aerospaziali torinesi. Infine è stato nominato ispettore consulente dell'Organizzazione Nazionale di Sorveglianza (ONS) delle produzioni spaziali.
LinguaItaliano
Data di uscita16 gen 2018
ISBN9788827804889
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    Anteprima del libro

    Gravità Zero - Missione Spazio - Valentino Bonato

    Spazio

    Capitolo 1

    Il Sole e i Pianeti

    Contemplando il cielo stellato

    Contemplando il cielo stellato un senso di mistero e di infinito ci fa sentire piccoli, la nostra identità vacilla. Alzando lo sguardo verso la Via Lattea per dare una semplice occhiata alla volta celeste si dà il via a una catena di domande per le quali le risposte ci aiutano capire quanto sia facile paragonare la nostra preziosa Terra a un granello di sabbia.

    Da sempre l’uomo ha cercato di indagare i misteri del contenuto, dell’estensione materiale della natura nell’Universo e dei vari mondi che lo compongono, osservando le stelle e i pianeti del nostro Sistema Solare.

    Gli antichi greci pensavano che le sfere celesti (i pianeti) fossero la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno e credevano che la Terra fosse al centro dell’Universo, perno attorno a cui ruotavano le sfere celesti.

    Tale modello, ipotizzato dal filosofo greco Claudio Tolomeo nel II secolo d.C. (da cui il nome di Sistema Tolemaico), fu ritenuto valido per più di un millennio; si dovette attendere il XVII secolo per abbattere tale credenza a favore del sistema eliocentrico (cioè del «Sole al centro di tutto»), grazie all’astronomo polacco Niccolò Copernico.

    L’idea di Copernico, che rovesciava la visione fisico-astronomica di tipo geocentrico, venne solo col tempo recepita come teoria dell’effettiva costituzione del Sistema Solare e solo in seguito a prove inconfutabili, derivate da osservazioni sempre più precise dei vari pianeti e della Luna; ciò fu possibile soprattutto grazie all’invenzione del cannocchiale, denominato successivamente «telescopio», da parte di Galileo Galilei nel 1609, che rivoluzionò il mondo dell’astronomia. Egli ebbe il merito di introdurre e perfezionare per le osservazioni astronomiche l’uso delle lenti, ideate e costruite nel 1607 da occhialai olandesi. Per la realizzazione del suo telescopio, Galileo adattò e levigò le lenti, le combinò in modo congeniale e le montò all’interno di un tubo in legno, posizionandole alle estremità: da un lato una lente concava e dall’altro una convessa, il tutto accorpato per mezzo di vari

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