Alla fine di gennaio del 1925, a Nome i casi confermati di difterite sono 20 e altri 50 sono a rischio. O si riesce a recuperare l’antitossina oppure la mortalità degli abitanti della zona potrebbe arrivare addirittura al 100%.
Alzi la mano tra i lettori chi non ha mai visto Balto, il cartone animato del 1995 dedicato al giovane e coraggioso cane da slitta. La vicenda di questo personaggio da sempre affascina grandi e piccini, perché si tratta di una storia vera che però ha anche un altro protagonista, forse ancora più importante di Balto, che è rimasto nascosto nelle nebbie della storia per lungo tempo. Stiamo parlando di Togo.
SCOPPIA L’EPIDEMIA
Ma facciamo un passo indietro: siamo in Alaska, nel 1924, a Nome, una cittadina costiera che da novembre a luglio rimane isolata a causa delle bassissime temperature che rendono inavvicinabile il porto. In tali periodi l’unica strada praticabile è utilizzare i cani da slitta che in quelle zone dell’Alaska diventano praticamente indispensabili.
A dicembre alcuni bambini iniziano ad accusare quelli che sembrano i sintomi di una tonsillite ma il medico locale, Curtis Welch, non si preoccupa più di tanto e lascia correre finché, poche settimane dopo,