«La curiosità, i libri, i ritardi, la logorrea. Particolari, comunque, operativi per delineare un carattere».
ueste sono le parole che Alfredo Castelli usava in un’intervista, qualche anno fa, per elencare le cose che lui e , suo figlio a fumetti più famoso, avevano in comune. Particolari che potrebbero essere comuni a molti di noi, a me di sicuro, almeno. Forse anche per questo sono sempre stato affezionato a quel che qualche anno fa, proprio su queste pagine, avevamo raccontato e celebrato per