I DIALOGHI DI PLATONE
Nel corso dei secoli è sempre stato acceso il dibattito su dove fosse Atlantide e se Platone nei suoi Dialoghi l’avesse intesa come un luogo realmente esistito o se ne parlasse in termini utopistici.
In realtà, per quanto riguarda la natura del racconto, Platone scrive: «Anche se potrà apparire strano, è tuttavia del tutto vero, come confermò una volta Solone, il più saggio dei Sette. Egli trascorse un po’ di tempo a studiare e a discutere di filosofia con Psenofis di Eliopoli e Sonchis di Sais, che erano i più dotti tra i sacerdoti egiziani. Secondo Platone, fu da loro che apprese la leggenda del continente perduto di Atlantide».
Ciò che sappiamo dell’ubicazione di Atlantide è espresso dal sacerdote egiziano che Plutarco identifica con Sonchis, il maestro del(circa 582-507 avanti Cristo), riconosciuto come un genio al suo tempo, e che riteneva inoltre che nell’emisfero meridionale si trovasse un vasto continente insulare. Alcuni lo considerano il primo a suggerire l’esistenza dell’Antartide e degli altri continenti.