NON SOLO CHIARE, fresche e dolci acque. Forse non sarà poetico, ma è nei liquami degli scarichi che si cela una vera miniera di informazioni cruciali per la sanità pubblica. L’analisi delle acque reflue permette, infatti, di prevedere nuove epidemie e focolai infettivi. A raccontarcelo è Laura Pellegrinelli, ricercatrice del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università Statale di Milano e autrice di un recente studio sugli Enterovirus, pubblicato su ‘Science of the Total Environment’.
“Non è un’idea nuova: abbiamo sviluppato questo approccio a partire dal 2006 per sorvegliare l’eventuale ritorno della poliomielite, attraverso l’introduzione di poliovirus dai Paesi in