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Cancro S.P.A.: Il Business Intoccabile: Le cose da sapere che possono salvarti la vita
Cancro S.P.A.: Il Business Intoccabile: Le cose da sapere che possono salvarti la vita
Cancro S.P.A.: Il Business Intoccabile: Le cose da sapere che possono salvarti la vita
E-book196 pagine2 ore

Cancro S.P.A.: Il Business Intoccabile: Le cose da sapere che possono salvarti la vita

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Info su questo ebook

Secondo lo storico della scienza e filosofo statunitense Thomas Samuel Kuhn, nessuna teoria nuova e rivoluzionaria, per quanto geniale e ricca di prove, può essere accettata dall’establishment medico-scientifico. Produce piuttosto una situazione di crisi, in cui la comunità cerca di negare o ridimensionare il fenomeno.

Ed è proprio quello che sta accadendo oggi: tutte le teorie che si scontrano con il paradigma ufficiale vengono sistematicamente demolite e i coraggiosi ricercatori che hanno continuato a portarle avanti sono stati personalmente attaccati, isolati, licenziati, indagati… Oggi la “Casta del Cancro” – interconnessa con Big Pharma – difende a spada tratta la chemioterapia e la radioterapia, nonostante i risultati fallimentari degli ultimi 40 anni!

Ogni anno, secondo i dati dell’OMS nel mondo intero oltre 15 milioni di persone sono colpite dal tumore. In Italia ogni giorno 1000 persone ricevono una diagnosi di tumore maligno. A questi si dovrebbero aggiungere i tumori epiteliali, che per le loro peculiarità biologiche e biochimiche è consuetudine considerarli separatamente. Sommandoli tutti il numero annuale delle diagnosi di tumore nel nostro paese supera le 400.000 unità: una vera e propria pandemia.

La situazione è veramente grave: i dati su incidenza e mortalità pubblicati dalla rivista Lancet Oncology non lasciano spazio a dubbi: il cancro è la prima causa di morte nei paesi sviluppati.

Non ci viene detto però che la sopravvivenza a 5 anni dalla chemio supera di poco il 2%, e questo perché le sostanze usate, sono esse stesse “cancerogene”, “mutagene” e “teratogene”. Il bugiardino del farmaco Doxorubicina (costo 1743,94 euro), per esempio, riporta testualmente: “Tutti gli articoli usati per la somministrazione della Doxorubicina (guanti, maschere, siringhe, ecc.) dovranno essere posti in appositi sacchi per rifiuti speciali ad alto rischio, e inceneriti a 1000 gradi”…

Viene da chiedersi: come mai ai malati di cancro vengono somministrate sostanze costosissime e altamente tossiche per l’organismo, al punto da richiederne l’incenerimento ad alte temperature? Ignoranza, malafede, interessi economici?

Business is business”, e anche il cancro non è immune da tale logica commerciale: la chemio può costare fino 50.000 euro al mese, un solo trapianto di midollo 36.000, un ciclo completo di radioterapia 26.000 euro, ecc. Il costo medio di un paziente oncologico è di oltre 200.000 euro, e ogni anno in Italia sono 270.000 i nuovi malati…
  • I protocolli usati in oncologia sono cancerogeni e mutageni
  • La sopravvivenza a 5 anni alla chemioterapia non supera il 2%
  • Il cancro è la prima causa di morte nei paesi sviluppati
  • In Italia ogni anno a 400.000 persone gli viene diagnosticato un cancro
  • Le terapie oncologiche sono la prima spesa sanitaria
  • Con il cancro le industrie guadagnano più di qualsiasi altra malattia
“Pamio tratta uno degli aspetti più immorali e inaccettabili dei nostri tempi, la gestione autoritaria della salute mediante una dittatura terapeutica unicamente finalizzata allo sfruttamento della sofferenza e della malattia”.
LinguaItaliano
EditoreOne Books
Data di uscita19 nov 2021
ISBN9788833802589
Cancro S.P.A.: Il Business Intoccabile: Le cose da sapere che possono salvarti la vita

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    Anteprima del libro

    Cancro S.P.A. - Marcello Pamio

    CANCRO-SPA-ebook.jpg

    ISBN 979-12-5528-098-9

    ©2016 One Books Collana: Revoluzione

    Prima edizione: Ottobre 2016

    Prima ristampa: Ottobre 2019

    Tutti i diritti sono riservati

    Ogni riproduzioni anche parziale e con qualsiasi mezzo, deve essere preventivamente autorizzata dall’Editore.

    Copertina: Julieta Vierya

    Impaginazione: Caterina Robatto

    Editing: Enrica Perucchietti, Andrea Cogerino

    Per essere informato sulle novità

    di One Books visita:

    www.onebooks.it

    o scrivi a:

    info@onebooks.it

    Marcello Pamio

    Cancro s.p.a.

    IL BUSINESS INTOCCABILE:

    LE COSE DA SAPERE

    CHE POSSONO

    SALVARTI LA VITA

    Indice

    Prefazione

    Introduzione

    1 Le principali cause di morte nel mondo

    Studi pubblicati sul cancro

    Incidenza del cancro in Italia

    Mortalità per cancro

    Principali cause di mortalità nel mondo occidentale

    2 Studi, ricerche e pubblicazioni scientifiche

    Le riviste ufficiali

    Medici & Big Pharma

    Ricerca ufficiale

    Farmaci e sperimentazione animale

    Telethon & Co.

    3 Verità statistica e le cifre gonfiate dell’oncologia

    Verità statistica

    Rischio relativo e rischio assoluto

    Cifre gonfiate

    Distorsione temporale

    Distorsione di sovradiagnosi

    Invecchiamento della popolazione

    4 Screening di massa, sovradiagnosi e incidentalomi

    Screening di massa

    Sovradiagnosi

    Screening per il tumore alla prostata

    Screening per il tumore al seno

    L’Effetto Betty Ford

    Screening per il tumore alla tiroide

    Screening per il cancro ai polmoni

    Screening per il cancro alla cervice uterina

    La gabbia logica degli screening

    Incidentalomi

    5 Markers tumorali

    Storia dei markers tumorali

    Sensibilità e specificità

    Andamento clinico della neoplasia

    Falsi positivi e negativi

    Un esempio di marker contradditorio

    Marker e paura

    6 Esami autoptici. Pericoli e sopravvivenza della chemioterapia

    Cosa rivelano le autopsie?

    Ulteriori dati poco conosciuti

    Origine della chemioterapia

    I pericoli della chemioterapia

    Sopravvivenza alla chemioterapia

    La chemio sostiene la crescita tumorale

    La chemioterapia può nuocere a metà dei pazienti

    Gli oncologi si farebbero la chemio?

    7 Costi dei protocolli ufficiali: chemio e radio

    I costi della chemioterapia

    Trapianto di midollo

    Mucosite orale

    Costi della radioterapia

    Effetti collaterali della radioterapia

    Costi dei trattamenti oncologici

    Farmaci anticancro: miliardi sprecati per fiale fuori misura

    8 Visione dell’uomo e cambio di paradigma

    Visione dell’uomo

    Cambio di paradigma

    9 Effetti collaterali dei chemioterapici

    10 Costi dei chemioterapici utilizzati in oncologia

    Bibliografia di approfondimento

    L’Autore

    «La medicina consiste

    nell’introdurre droghe che non si conoscono,

    in un corpo che si conosce ancor meno».

    Voltaire

    Avvertenze prima dell’uso

    Leggere attentamente Le istruzioni

    Questo libro non vuole assolutamente sostituire il parere del medico e neppure consigliare una strada al posto di un’altra.

    Lo scopo è semplicemente divulgativo e informativo.

    Ogni persona veramente libera è, e deve essere, responsabile della propria salute e quindi anche della propria malattia.

    Per essere liberi e responsabili è necessario:

    informarsi adeguatamente e in maniera completa;

    pretendere risposte chiare dai medici sui rischi e benefici di una cura, sulle eventuali terapie complementari, sui dati di sopravvivenza a cinque e dieci anni nel caso del cancro, ecc.;

    prendere in mano la propria vita liberandosi da schemi e/o condizionamenti e/o pregiudizi;

    cambiare la visione che si ha della malattia: non si tratta di una disgrazia o sfortuna piovuta dal cielo, ma di un segnale, un campanello d’allarme sia a livello fisico che psichico, di un profondo disagio interiore;

    decidere secondo la propria coscienza, anche prescindendo dai consigli professionali (medici) o amichevoli (parenti), perché il disagio della malattia e delle cure si vivono personalmente sulla propria pelle. Nessun medico e nessun familiare, infatti, potrà mai sostituirsi all’eventuale sofferenza e dolore provocati da una scelta individuale, qualunque essa sia.

    I dati contenuti in questa ricerca servono esclusivamente per avere una maggiore conoscenza e informazione del problema e quindi desiderano essere solo un aiuto per colui che deve scegliere.

    Prefazione

    di Giuseppe Di Bella

    Ho accolto volentieri l’invito a scrivere la prefazione del libro di Marcello Pamio, perché è rivoluzionario, secondo il celebre e attualissimo aforisma di George Orwell, «Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario». Pamio tratta uno degli aspetti più immorali e inaccettabili di questo inganno universale, la gestione autoritaria della salute mediante una dittatura terapeutica unicamente finalizzata allo sfruttamento della sofferenza e della malattia da parte di quelle note mafie globali che hanno usurpato e detengono illegittimamente il potere.

    Dai massimi portali scientifici come www.pubmed.gov e clinici come www.cancer.gov emergono i limiti delle attuali terapie oncologiche, assolutamente difformi dal rassicurante quadro di terapie di provata efficacia continuamente, ossessivamente, generosamente profuso da una suadente informazione ormai totalmente asservita.

    Verificando lo stato dell’arte sul portale del National Cancer Institute e accedendo a http://www.nci.nih.gov/cancertopics/pdq/ adulttreatment, si può scorrere l’elenco alfabetico relativo a ogni tipo di neoplasia. Per ogni tipo di tumore e stadio, il sito del

    nci

    illustra l’aspettativa di vita con chirurgia, chemio, radio, terapie biologiche variamente assortite. La più ampia statistica oncologica di sopravvivenza scientificamente testata e reperibile su www. pubmed.gov riporta che raggiunge i cinque anni il 29% degli ammalati di tumore¹, percentuale quasi totalmente ottenuta dalla chirurgia e solo per il 2,5% dalla chemio². Questo studio multicentrico si basa su quattordici anni di osservazione di 227.874 pazienti, di cui 72.903 australiani e 154.971 americani. La sola chemioterapia, senza chirurgia, ha consentito solo al 2,1% – 2,5% di raggiungere i cinque anni³.

    Metà di questo 2,5% di sopravvissuti a cinque anni con chemio, nel lungo termine, muore per tumore come documentato nello studio clinico "Long-term results... Experience at the 20 th... GacMed Mex"⁴. La chirurgia ottiene pertanto il 26,5% di sopravvivenza a cinque anni. Recentemente esponenti delle istituzioni sanitarie hanno dichiarato alla stampa: «La terapia oncologica sta facendo passi di grande rilievo, gli anticorpi monoclonali...». Basta collegarsi al portale del National Cancer Institute o agli atti dei recenti congressi dell’American Society of Clinical Oncology, per comprendere le ragioni della delusione seguita alle grandi aspettative indotte dagli anticorpi monoclonali e dai farmaci intelligenti impropriamente definiti biologici, che incrementano l’aspettativa di vita da poche settimane a qualche mese malgrado gli elevatissimi costi e una tossicità a volte rilevante.

    Si sta così confermando una crescente sfiducia verso le istituzioni sanitarie responsabili di aver ufficializzato terapie inefficaci, penalizzate da grave tossicità e da una mortalità inaccettabile denunciata anche da un’agenzia della Reuters Healt (Wesport, ct): «Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy regimen...», letteralmente: Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici.

    È nascosta dall’informazione di regime l’elevata mortalità per tossicità della chemioterapia, che in certe situazioni può ufficialmente arrivare al 17% come documentato nella pubblicazione "Long-term follow-up of an age-adapted C5R protocol followed by radiotherapy"⁵. In realtà i decessi a breve o lungo termine sono molto più numerosi ma vengono impropriamente attribuiti ad altre cause. Lentamente, ma progressivamente, si sta diffondendo la consapevolezza della totale inaffidabilità dell’informazione in campo medico, come in tutti i settori.

    Il prof. Luigi Di Bella ha profeticamente affermato che «la disinformazione ha una capacità criminale inimmaginabile, l’Italia è un paese gravemente ammalato di disinformazione».

    Per nascondere la verità, mantenere e accrescere gli elevatissimi fatturati, vengono solennemente celebrati riti televisivi di trionfali successi ed entusiasmanti progressi solo mediatici nella cura dei tumori, regolarmente e radicalmente smentiti dalla realtà, dalle citate banche dati medico-scientifiche mondiali (ovviamente ignote alla grande maggioranza del pubblico). Questi Magnificat mediatici sono puntualmente conclusi da insistenti e reiterate questue per finanziare le prossime, imminenti, immancabili vittorie contro il cancro.

    Il dott. Ralph Moss ha pubblicato una meta-analisi di un cospicuo numero di studi sui risultati oncologici, "Questioning chemotherapy", confermando la reale impotenza degli attuali protocolli oncologici. In studi epidemiologici con gruppi di controllo ha anche evidenziato che le pazienti operate di tumore della mammella, e sottoposte successivamente a chemioterapia, monitorate per cinque anni, hanno avuto una percentuale significativamente maggiore di ricadute rispetto al gruppo di controllo di donne che dopo l’intervento non hanno effettuato chemio:

    «Nei casi di tumore alla mammella, la chemioterapia diminuisce addirittura la sopravvivenza media da 24 a 22 mesi, nel tumore alla prostata da 19 a 18 mesi [...] la chemioterapia non agisce sui più comuni tipi di tumore».

    La prestigiosa rivista medica «Lancet» ha pubblicato uno studio prospettico randomizzato condotto su 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile bronco-polmonare documentando che la mediana di sopravvivenza degli ammalati chemiotrattati fu del 300% inferiore rispetto a quelli che non ricevettero alcun trattamento, dimostrando così chiaramente che in questa patologia e stadio chi non fa la chemioterapia vive tre volte di più rispetto a chi è sottoposto a chemio.

    La mafia globale che gestisce finanza, politica, economia e informazione ha pianificato il completo controllo di una delle più rilevanti fonti di guadagno: la gestione della sanità, del mercato del farmaco e della diagnostica. Condizione essenziale del controllo del mercato farmaceutico è la completa eliminazione della libertà del medico di esercitare la sua professione secondo scienza e coscienza. Soprattutto in periodo di globalizzazione, il potere economico condiziona i vari governi che, attraverso apposite commissioni e vari organismi, creano vincoli burocratici che avviliscono la dignità del medico imponendo una dittatura terapeutica finalizzata all’incremento del loro fatturato. La libertà di prescrivere secondo scienza e coscienza viene così asservita a linee guida, vincolata a prontuari, condizionata da Consigli Comitati, Istituti, Commissioni, Amministratori, di Aziende Sanitarie" tutti regolarmente e senza eccezioni di carica politica. Questa classe di burocrati impone percorsi predefiniti alla prescrizione di farmaci, binari obbligati volti a creare un mercato esclusivo e protetto, una sorta di monopolio che consente alle maggiori multinazionali del farmaco, in questo periodo di crisi economica e finanziaria globale, costanti e ingenti incrementi annui del fatturato.

    La strategia di controllo del mercato del farmaco si estende alla politicizzazione degli ordini professionali, al controllo dei concorsi ospedalieri e, con particolare attenzione, delle università, dei circoli che gestiscono le cattedre, le carriere, la ricerca e il potere accademico. Tutto ciò si può realizzare mediante l’asservimento della classe medica a una politica globalmente pianificata e rigidamente controllata da un ristretto circolo di potere multinazionale. Le tecniche di acquisizione e mantenimento degli utili farmaceutici non possono pertanto prescindere dallo svilimento e dalla degradazione del medico a burocrate prescrittore di ricette standardizzate, di terapie protocollate, e di linee guida obbligate; in pratica queste tecniche si realizzano attraverso la gestione di ogni ordine e grado della sanità. In Italia la Finanziaria 2007 di Prodi (al comma 796, lettera z), ha abrogato la disposizione di legge introdotta sotto la pressione dell’opinione pubblica nel 1998, la cosiddetta legge Di Bella⁶, che consentiva al medico di prescrivere al di fuori dei vincoli burocratici ministeriali secondo scienza e coscienza, in base alle evidenze scientifiche, al momento in gran parte disattese dal prontuario del Ministero della Salute. Grazie a questa legge, per anni, i medici hanno potuto prescrivere farmaci di cui esisteva un razionale d’impiego scientificamente testato, ma ignorato dalle commissioni ministeriali. Con la Finanziaria 2007 la disposizione 94/98 non è più applicabile. Il medico, per attenersi a

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