ÈL’ALBA sulla spiaggia del Purgatorio e Dante riconosce, tra i penitenti, il suo amico Casella. Mosso dall’affetto, prova ad abbracciarlo, ma non ci riesce. Le anime, si sa, non hanno corpo.
Eppure lui ci prova ancora e ancora, come a voler sottolineare che quel momento – per compiersi davvero, fino in fondo -avrebbe bisogno di un contatto, di un’esperienza che potremmo definire ‘aumentata’. Il digitale non è l’aldilà, ovviamente, e i nostri meeting di lavoro hanno di solito meno trasporto e meno intensità degli episodi danteschi, eppure anche noi sentiamo, talvolta, una certa insoddisfazione quando ci colleghiamo a distanza, come se quell’esperienza fosse ‘parziale’ e non ci consentisse di vivere